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Stanziati € 50 mln per il MAXXI di Zaha Hadid
Il Museo delle Arti del XXI secolo sarà pronto nel 2008
Autore: roberta dragone
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17/01/2007 – I lavori di realizzazione del Maxxi di Roma, il Museo delle Arti del XXI secolo progettato dall’architetto anglo-irachena Zaha Hadid, proseguiranno per tutto il 2007 grazie a 50 milioni di euro stanziati in un’unica tranche dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

“Intendo ribadire il mio impegno – prometteva Rutelli a settembre scorso – affinché il Maxxi sia pronto entro il 2008”. Questa la promessa del ministro dei Beni Culturali in occasione del primo rapido stanziamento di 7 milioni di euro dopo il rallentamento dei lavori avviati a marzo del 2003 per mancanza di fondi.
Sembra dunque confermata per il 2008 la presunta data di chiusura del cantiere, inizialmente prevista nel 2006 e rinviata una prima volta al 2007.

Lo stanziamento di 50 milioni di euro è stato disposto con il Decreto 29 dicembre 2006 recante la “Ripartizione in capitoli delle Unità previsionali di base relative al bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2007”, pubblicato sul Suppl. Ordinario n. 249 della Gazzetta Ufficiale in data 29 dicembre 2006.

Il progetto – destinato ad occupare un’area di 26mila mq - prevede l’articolazione di due istituzioni, MAXXI arte e MAXXI architettura, che avranno in comune spazi e risorse per le attività culturali, spazi per le esposizioni temporanee, per gli eventi dal vivo, spazi per la produzione e la sperimentazione e spazi di intrattenimento e attività commerciali, oltre alla presenza di zone destinate all’accoglienza, al bookshop, al ristoranti e alle caffetterie, auditorium, sale riunioni, parcheggi.

La coniugazione dei due musei è realizzata attraverso profili innovativi che sembrano rincorrersi in un percorso che rifiuta la linearità. Il complesso architettonico è caratterizzato da forme curve, realizzate con strutture in cemento armato faccia a vista, vetro e acciaio, che si intersecano a sbalzo su piani sovrapposti fino a disegnare una sorta di L.
“L’idea alla base del progetto – dichiara l’autrice del progetto - è quella di movimento, un movimento generato da linee di forza che, sovrapponendosi, creano diversi livelli. Lo stesso sito, con la sua forma a L, suggerisce e scaturisce queste linee di forza, dando vita a spazi interni ed esterni che si intersecano, senza rinunciare alla robustezza dell'edificio”.

Hadid ha concepito il MAXXI come un “campus urbano aperto alla circolazione pubblica”; un mondo nel quale tuffarsi piuttosto che un edificio come oggetto firmato.
Sviluppato su tre livelli, il Museo integrerà arte ed architettura in volumi articolati coperti da un tetto esclusivamente in vetro; elemento progettato come filtro per un uso modulato e zenitale della luce naturale, ma anche come punto di unione tra interno ed esterno.
Una serie di ponti collegherà i tre livelli dell’edificio. Intorno ad una grande hall di accoglienza a tutt’altezza ruoteranno i vari spazi commerciali, la caffetteria, i servizi didattici, i laboratori di conservazione e restauro, le sale per eventi dal vivo e convegni.

L’idea progettuale è la creazione di uno spazio che non si esaurisca in un percorso lineare, ma si presenti come una complessa rete di connessioni. II progetto identifica infatti una serie di percorsi che si snodano all’interno delle gallerie quasi negando al visitatore di tornare sui propri passi.
Flessibilità e controllo delle condizioni ambientali sono le caratteristiche architettoniche di questi spazi. Le diverse suite sono infatti suddivisibili con pannelli espositivi mobili che consentono di mutare la natura stessa del luogo a seconda delle esigenze museali che volta per volta si presentano.

Attualmente la struttura è completata per il 40%. Ultimata la realizzazione di piano terra e piani interrati per magazzini e spazi di servizio.

Per soddisfare le restrittive prescrizioni delle specifiche tecniche di costruzione riguardanti la finitura superficiale del calcestruzzo a vista, il consorzio MAXXI 2006 ha deciso di utilizzare calcestruzzo autocompattante SCC, per il getto del quale si stanno utilizzando casseforme Peri.

L’edificio, che sviluppa forme architettoniche ad andamento orizzontale, è caratterizzato da pareti curvilinee in c.a., alte fino a 14 m.
Per la realizzazione delle pareti curvilinee è stata utilizzata la cassaforma a travi VARIO GT 24. Per la cassaforma sono state impiegate unità modulari a grande superficie alte 14 m. PERI VARIO GT 24 è stato utilizzato per costituire configurazioni di casseforme, anche con centinature, per realizzare pareti curvilinee in funzione della pressione esercitata dal calcestruzzo autocompattante SCC pari a 150 kN/m².

  Scheda progetto: MAXXI
Roland Halbe
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Musacchio Ianniello
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Redazione Archiportale
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