Dimensione testo |
|
29/03/2007 - Tre nuove torri firmate da due celebrità dell’architettura contemporanea si candidano a diventare simbolo della nuova Verona. Mario Bellini e Richard Rogers i nomi cui resteranno legati due importanti interventi di trasformazione urbana promossi nella città veneta. Si tratta del Verona Forum – il progetto per la trasformazione dell’area ex Foro Boario messo a punto dall’italiano Mario Bellini, e del progetto del britannico Richard Rogers denominato Adige City per il recupero delle ex Officine Adige.
I due progetti hanno sancito il debutto della Compagnia Investimenti e Sviluppo (Cis) di Verona a Cannes, in occasione della 18ª edizione del Mipim, la fiera internazionale del Real Estate e dello sviluppo urbano.
Entrambi i progetti definiscono nuove aree verdi di respiro pubblico e propongono nuovi importanti architetture destinate ad assurgere a simbolo della Verona del futuro.
Bellini ha immaginato una torre per uffici di 45 metri di altezza che fa parte di “una composizione di pieni e vuoti animata da grandi masse verticali e leggere superfici orizzontali”.
Rogers ha disegnato due torri di 80 metri di altezza destinate a diventare il cuore del World Trade Center di Verona.
Verona Forum
Il progetto di Bellini per la trasformazione dell’area ex Foro Boario consiste nella realizzazione di un complesso edilizio a destinazione direzionale, commerciale ed alberghiero che incornicia un “cuore verde” fruibile dai cittadini.
L’area oggetto dell’intervento di riqualificazione sorge tra Porta Nuova e l’uscita autostradale di Verona sud, un luogo in cui “la città storica – sostiene Bellini – ha smarrito il suo senso e le sue regole”. L’obiettivo perseguito è stato rendere l’area “abitabile”.
Il progetto prevede la realizzazione di una torre per uffici di 11mila metri quadrati di superficie, un Hotel 4 stelle di 8mila metri quadrati, un fitness center di 5mila mq ed un’area commerciale di 1000 mq.
Due le scelte che hanno segnato lo sviluppo del progetto: edificare un fronte strada il più possibile compatto e caratterizzato, e dedicare all’interno del lotto un’area di dimensioni cospicue al verde pubblico.
Il progetto prevede la realizzazione di corpi bassi a costruire il fronte strada e di edifici a prevalente sviluppo verticale posti più all’interno.
“Questa logica – spiega l’autore del progetto - interpreta al meglio anche la diversa “scala di percezione” con cui gli edifici sono destinati ad essere letti. Da una parte la percezione del pedone o dell’automobilista, che coglie soprattutto il valore di continuità dei corpi bassi; dall’altra il ruolo di land mark impersonato dagli edifici alti, che stagliandosi su questa parte di città, diventano espliciti segnali del cambiamento in atto.
Al fronte strada è inoltre affidato il compito di contenere e proteggere, ma anche di “incorniciare” il giardino interno, aprendosi in significativi “squarci” che lo lascino percepire, fin dalla via”.
Lo spazio offerto dalla fascia libera tra gli edifici e la strada accoglie i parcheggi per la sosta occasionale, piste ciclabili, marciapiedi e bordi alberati.
L’edificio direzionale è articolato in un corpo a torre e due corpi bassi; questi ultimi costituiscono il fronte edificato su strada.
L’articolazione planimetrica a “V” dei due corpi che danno forma al basamento dell’edificio determina il formarsi di una piazza che funge da ingresso al complesso per uffici.
L’hotel presenta una particolare conformazione di pianta: quattro elementi regolari contengono le camere e sono tenuti insieme dal nucleo contente ascensori e servizi di piano.
Peculiarità dell’edificio è il rivestimento di facciata: un velo di lamiera stirata in acciaio è stato steso ad avvolgere tutte le superfici dell’edificio. Al di sotto di questo velo, una pelle di vetro – un semplice courtain wall in vetro e alluminio – definisce il volume e realizza la separazione tra interno ed esterno. Sulla struttura di alluminio sono agganciate delle tende a rullo che realizzano la schermatura contro l’irraggiamento solare. Su questo velo di acciaio, sono però stati operati degli “strappi”, dei tagli, come fossero strappi prodotti su di un foglio di carta. Questi “strappi” - dalla forma di uccelli e di nubi - alleggeriscono la durezza del materiale, e gli conferiscono un’aura di poesia.
Bellini spiega inoltre quanto sia stata determinante, alla resa dell’effetto ricercato, la scelta delle “pelli” che rivestono gli edifici, dettata da quella che egli stesso definisce una “fascinazione verso il mondo minerale dei cristalli”.
“Pensate come “omogenee pelli brillanti”, pur nella differenza dei materiali previsti per i due edifici alti (lamiera stirata in acciaio nel caso dell’Hotel; facciata a doppia pelle in vetro per la torre uffici) esaltano in entrambi gli edifici assieme all’articolazione volumetrica, anche la loro virtuale appartenenza al mondo minerale.
La pietra - un’ardesia naturale a spacco, spazzolata, posata a secco, che ricorda nella sua configurazione formale un legno fossile - costituisce il rivestimento dell’elemento basamentale, presente in entrambi gli edifici. Tale elemento, nel costituire il necessario contrappunto alla brillantezza del rivestimento previsto per i corpi alti, svolge anche il compito di unificare visivamente i due edifici, fornendo loro una comune radice figurativa, che li ancora solidamente al terreno”.
Adige City
Il progetto messo a punto da Rogers per Adige City è finalizzato al recupero delle ex Officine Adige, nelle vicinanze del casello autostradale Verona sud. Si tratta di un’area di 100.700 mq destinata ad ospitare il World Trade Center della città.
Peculiarità del nuovo polo saranno due torri di 80 metri d’altezza, destinate a diventare insieme a quella di Bellini, uno dei simboli della nuova Verona.
Nel progetto sono inoltre previsti ampi spazi verdi di respiro pubblico (con un grande parco), aree per uffici, un hotel e sistemazioni residenziali e commerciali.
Adige city sarà “una vera città nella città”. Ospiterà strutture una scuola, una chiesa, il servizio sanitario, un centro congressi ed un centro sportivo.
Per i 3000 cittadini che troveranno residenza a WTC Adige city sono inoltre state studiate diverse tipologie di abitazioni, da monolocali a grandi appartamenti e loft, per soddisfare ogni tipo di esigenza.
|
Consiglia questa notizia ai tuoi amici
|
|