Dimensione testo  |
|
08/05/2007 - È attesa entro il 2010 l’inaugurazione della nuova torre per uffici di Doha, nel Qatar, progettata da Jean Nouvel. Un grattacielo in cui trova nuova elegante espressione la stessa tipologia di proposta architettonica avanzata con la Torre Agbar di Barcellona.
Il progetto rientra nell’ambito del più ampio intervento di sviluppo - promosso dal Consiglio Nazionale dell’Arte e della Cultura del Qatar guidato da S.E. Sheik Saud al-Thami - finalizzato a ridefinire la configurazione della baia di Doha. L’intervento prevede la realizzazione di numerosi edifici culturali che vanteranno prestigiose firme di fama internazionale candidandosi a diventare nuove icone del trasformato volto della costa urbana.
Il celebre architetto francese ha da tempo messo in discussione, nella progettazione dei grattacieli, il concetto tradizionale di struttura ortogonale articolata attorno ad un nucleo centrale e delimitata da quattro muri indipendenti dalla struttura dell’edificio.
Sin dal progetto della “Torre infinita” di Parigi - un cilindro di vetro che si sviluppa sino a 420 metri di altezza - Nouvel ha esplorato l’idea di una torre a pianta circolare il cui sistema strutturale fosse sistemato a sufficiente distanza dal nucleo da consentire la realizzazione all’interno di spazi aperti ed illuminati insieme ad una ampia vista sul paesaggio circostante.
Già sperimentata nella progettazione della Torre Agbar di Barcellona, l’idea progettuale di Nouvel trova nuova espressione nel grattacielo per uffici destinato a sorgere nel Qatar.
Un volume cilindrico, il cui diametro misura 45 metri, è incoronato da una cupola alla cui estremità è posizionata una guglia slanciata verso l’alto fino a 231.50 metri.
La struttura, realizzata in cemento e acciaio, consta di una griglia a rombi che si flette lungo la superficie virtuale del cilindro.
La facciata è rivestita da un sistema a doppia pelle. L’involucro più esterno si compone di quattro elementi in alluminio a forma di farfalla di differenti dimensioni, la cui combinazione riproduce la complessità geometrica del moucharabieh orientale, offrendo al tempo stesso protezione dai raggi solari.
L’involucro più interno consiste in un rivestimento di vetro leggermente riflettente che offre definitiva protezione dal sole. Sulla facciata è inoltre previsto un sistema di tende avvolgibili da utilizzare qualora lo si ritenesse necessario.
Ogni piano consente una spettacolare vista del Golfo a est, del porto a sud, della città ad ovest e della costa a nord.
L’accesso alla torre avviene attraverso un giardino che si inclina delicatamente verso un’ampia lobby coperta da una volta vetrata. Un enorme atrio raggiunge il 27° piano, sino ad una altezza di 112 metri.
“Imponente e slanciata, scintillante nella sua silhouette filigranata affacciata sull’orizzonte – dichiara l’autore del progetto - la torre è candidata a divenire il nuovo riferimento simbolico sulla Corniche di Doha”.
|
Consiglia questa notizia ai tuoi amici
|
|