05/06/2007 – La creatività italiana debutta a Dubai con una avveniristica proposta di architettura dinamica sviluppata dall’architetto fiorentino David Fisher. Si tratta dell’innovativo progetto per la Rotating Tower, un grattacielo di 313 metri distribuiti su 68 piani di altezza, che cambierà continuamente forma e produrrà energia elettrica in misura significativamente superiore al proprio fabbisogno. I dettagli del progetto, presentato in anteprima a Firenze il 25 agosto scorso in occasione della giornata di chiusura del Wrec, IX Congresso mondiale delle energie rinnovabili – sono stati recentemente comunicati alla stampa locale ed internazionale presso l'Hotel Burj Al Arab di Dubai.
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Uso dinamico dello spazio ed efficienza energetica sono i due principi ispiratori del progetto di Fisher.
La Rotating Tower sarà infatti la prima costruzione interamente girevole al mondo. Grazie ad un meccanismo che consente ad ogni piano di ruotare in modo autonomo, in ogni momento si potrà scegliere il panorama che si desidera, decidere come sfruttare la luce del giorno o lasciare che sia una lenta rotazione ad offrire un panorama sempre diverso della natura circostante.
Il risultato sarà dal punto di vista scenico un continuo apparire di forme diverse, dettate dal fluire del tempo.
“Gli spostamenti – spiega Fisher - avranno una velocità molto lenta, così da non risultare fastidiosi per gli inquilini della torre, che non percepiranno il movimento”.
L’architetto fiorentino ha dunque inaugurato un nuovo modo di concepire l’architettura, che cessa di essere fissa e immutabile, per celebrare il trionfo della dinamicità.
Non solo spettacolarità scenica. La torre girevole di Dubai sarà inoltre esempio di sostenibilità ambientale. Grazie allo sfruttamento dell’energia del sole e del vento, il grattacielo sarà infatti autosufficiente dal punto di vista energetico.
“Il segreto – spiega l’autore del progetto - è nelle 48 turbine montate orizzontalmente tra un piano e l'altro e nelle celle fotovoltaiche che troveranno posto sui tetti dei singoli appartamenti. Mai prima d'ora un edificio era stato concepito per essere in grado di produrre energia elettrica in misura così significativamente superiore al proprio fabbisogno”.
“In più ci saranno i pannelli solari, che verranno posizionati sui tetti di ciascun piano e che durante la giornata, ruotando, rimarranno parzialmente esposti alla luce. In questo modo l’edificio non solo produrrà l’energia che gli è necessaria ma sarà anche in grado di venderla all’esterno. Secondo i nostri calcoli in un anno la torre fornirà circa 190 milioni di kilowatt di energia, per un valore di oltre 7 milioni di euro”.
All’interno della torre girevole troveranno spazio un albergo a sei stelle, uffici e appartamenti di varie metrature e, negli ultimi piani, cinque ville da 1.500 mq cadauna. Ogni villa avrà a disposizione un posto auto al proprio piano servito da uno speciale ascensore. La villa “Penthouse” avrà sul tetto una piscina, un giardino e un mejles.
Per consentire di raggiungere più velocemente la residenza, la Rotating Tower sarà inoltre dotata di un eliporto a scomparsa: “una piattaforma che, al livello del 64simo piano, uscirà dal ‘guscio' dell’edificio al momento dell’atterraggio dell’elicottero, mantenendo così la totale dinamicità architettonica della Torre”.
La Rotaing Tower sarà il primo grattacielo realizzato con sistemi industriali. Il 90% della struttura sarà costruito in moduli realizzati in uno stabilimento industriale e poi assemblato sul nucleo centrale.
Ogni piano sarà composto da 48 moduli che giungeranno in cantiere finiti, con gli impianti elettrico, idraulico e di condizionamento pronti all'uso. I moduli poi verranno assemblati meccanicamente al ritmo di un piano ogni sette giorni.
Questa innovativa procedura comporterà una serie di vantaggi significativi: prima di tutto l'applicazione delle tecniche industriali di controllo qualità del prodotto finito, poi la possibilità di tailorizzare i singoli appartamenti, tempi e costi di produzione ridotti e, non ultima, la riduzione dei rischi di incidenti ed infortuni in cantiere. Per la produzione e l'installazione è infatti richiesta in cantiere la presenza di soli 90 tra tecnici e operai contro gli oltre 2.000 di una comparabile costruzione tradizionale.
“L’architettura dinamica – dichiara David Fisher - stabilisce nuovi paradigmi estetici e, perchè no, culturali; una rivoluzione totale nella storia dell'arte del costruire.
Questa architettura è unica in quanto riunisce in un unico edificio la capacità di adattarsi alla vita ed alla natura, di generare energia pulita e garantire standards di qualità a livello industriale.
Il concetto è nato a Firenze, la città del Rinascimento, ed ora verrà realizzato per la prima volta a Dubai, la città del futuro”.
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