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05/10/2007 - Il 27 settembre scorso è stata inaugurata a Venezia la Corte dei Quattro Evangelisti. Si tratta del primo lotto dell’ampliamento del Cimitero di San Michele in Isola, il cui progetto è firmato dall’architetto britannico David Chipperfield, vincitore nel 1998 del concorso internazionale di progettazione indetto dal Comune. Intervenuti all’incontro di presentazione ufficiale l’autore del progetto Chipperfield, il sindaco di Venezia Massimo Cacciari, la soprintendente ai Beni architettonici e ambientali Renata Codello, il rettore dell’Università Iuav di Venezia prof. arch. Carlo Magnani.
Ufficialmente presentato al pubblico un ampio spazio rettangolare (42m x 45m) la cui superficie, pari a 1890 metri quadrati, è distribuita in quattro piccole corti interne, di cui tre a giardino e una pavimentata. Ogni corte è dedicata a un Evangelista, ed offre spazio per 1020 loculi e 147 ossari.
“Piuttosto che distribuire linearmente i nuovi elementi – spiegano dallo studio David Chipperfield Architects – la cui regolarità avrebbe dato vita ad un disegno rigido con un ripetitivo accostamento di pareti e tombe, abbiamo realizzato una struttura che raccoglie i volumi in modo da offrire una più ampia sensazione di stabilità e chiusura. Ispirata dalla configurazione di viottoli, corti e giardini, la sistemazione degli spazi intende ridefinire il paesaggio di San Michele rendendolo dinamico e pulito”.
La Corte dei Quattro Evangelisti è stata realizzata su un’area di barena, riempita con i terreni provenienti dagli scavi nella ex Manifattura Tabacchi di Piazzale Roma, sede del futuro Palazzo di Giustizia.
L’intervento costituisce il primo stralcio del primo lotto del più ampio progetto di ampliamento del cimitero. La seconda fase del progetto prevede la realizzazione di una nuova isola parallela al cimitero esistente ma da questo separata da un canale di 15 metri. Qui troveranno spazio quattro nuovi edifici di sepoltura, disegnati come semplici blocchi scolpiti, insieme ad una serie di giardini a livello dell’acqua.
“Diversamente dalla parte esistente di San Michele, costruita sopra il livello dell’acqua e delimitata da pareti perimetrali, la nuova isola realizzerà un monumento più aperto ed accessibile in modo da offrire la sensazione di una maggiore ampiezza non solo al cimitero ma alla città intera”.
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