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22/02/2008 - Maastricht trasforma un ex luogo di culto in un bookstore. Si tratta del Selexyz Dominicanen Bookstore, la nuova libreria che lo studio Merkx+Girod ha progettato per il colosso olandese Boekhandels Groep Nederland (BGN) che ha scelto come location una ex chiesa domenicana. Ultimato nel 2007, il progetto si è aggiudicato il “Lensvelt de Architect 2007”- importante riconoscimento olandese per il design di interni.
Immaginare dei libri in uno spazio che un tempo ha ospitato calici e ostie rappresenta un progetto di riconversione piuttosto inconsueto. La prima osservazione che qualcuno potrebbe avanzare riguarda la reazione del governo o della comunità religiosa locale alla nuova destinazione cui il progetto è stato adibito. Ma gli architetti di Merkx+Girod spiegano che tale scelta non ha suscitato particolare scalpore poiché la celebrazione di funzioni religiose era in realtà cessata sin dal 1794.
Luogo di culto domenicano dal 1360, la chiesa fu nel 1794 confiscata dai francesi, che occuparono la regione sino al 1814: i domenicani lasciarono il paese, mentre la chiesa fu utilizzata per scopi militari. Finito il periodo di dominazione francese, la chiesa non tornò mai luogo per celebrazioni religiose, e fu utilizzata per scopi sempre diversi fino ad essere quasi dimenticata. A partire dal 1910 è stata riutilizzata per diverse funzioni: prima come archivio comunale, poi come luogo espositivo per macchine, fiori e successivamente persino come spazio per incontri di box. Nel 2005, infine, la decisione di trasformarla in una libreria.
BGN richiedeva 1200 metri quadrati di spazi commerciali mentre ne erano disponibili solo 750. Di qui l’idea di realizzare all’interno della chiesa un secondo livello. Progetto che gli architetti di Merkx+Girod hanno da subito bocciato in quanto avrebbe distrutto la bellezza degli spazi interni. Al fine di tutelare il carattere peculiare della chiesa assicurando al tempo stesso al cliente il desiderato spazio commerciale i progettisti hanno proposto una soluzione alternativa: una libreria monumentale di due piani sistemata in una posizione asimmetrica. In tal modo il lato sinistro della chiesa è rimasto vuoto, mentre sul versante opposto i visitatori possono percorrere gli spazi del “Bookflat” sino al terzo piano, che offre una straordinaria esperienza di studio degli antichi affreschi.
“Il progetto – si legge nella relazione che illustra le motivazioni della giuria – è stato premiato per il dialogo che ha saputo costruire tra gli arredi della libreria - linee geometriche ed essenziali - e la maestosità della chiesa: tra colonne imponenti e sullo sfondo delle bifore, le scaffalature high-tech creano una dimensione straniante e piena di fascino. La giuria è stata inoltre positivamente colpita dalla scelta del sistema di illuminazione”.
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