05/02/2008 – È atteso a breve il via ai lavori di costruzione per il Ponte della Musica, la struttura che attraverserà il Tevere collegando le due sponde tra il Foro Italico ed il quartiere Flaminio. Il progetto è firmato dallo studio inglese Buro Happold, vincitore con Powell-Williams Architects del concorso di progettazione bandito dal Comune di Roma nel 2000.
A dare l’annuncio è l’assessore all’Urbanistica Roberto Morassut, che commenta: “L’opera firmata dallo studio inglese Buro Happold è un tassello fondamentale per la riqualificazione del quartiere Flaminio; andrà a completare il collegamento tra il Parco della Musica, il Tevere e il Foro Italico, interessato da un progetto di riqualificazione da parte del Coni. Non dimentichiamo che insisterà sull’asse stradale di via Guido Reni, dove si sta realizzando il Maxxi”.
Il ponte – inizialmente immaginato ciclo-pedonale e successivamente modificato per consentire anche il passaggio di tram e veicoli – collegherà il Lungotevere Flaminio, in riva sinistra, in corrispondenza di Piazza Gentile da Fabriano, al vertice del tridente formato da Via Guido Reni, viale Pinturicchio e viale del Vignola, con il lungotevere Maresciallo Cadorna, lungo la riva destra del fiume.
Salderà il quartiere Flaminio, con gli annessi importanti insediamenti sportivi (Palazzetto dello sport) e artistici (Auditorium, Maxxi) e il quartiere della Vittoria, caratterizzato anch’esso da elementi significativi come il complesso sportivo del foro Italico, Museo del genio, Auditorium della Rai.
La struttura è costituita da un impalcato sorretto da due archi ribassati in acciaio – 190 metri di lunghezza e 18 metri di larghezza massima nella parte centrale – poggianti su una piattaforma in cemento armato, che aprirà una sorta di piazza sul fiume.
“La soluzione proposta – spiegano gli autori del progetto – è caratterizzata dall’inclinazione dei due archi rispetto al piano verticale e dall’assenza di un loro collegamento orizzontale nella zona sovrastante l’impalcato. Ciò consente una particolare leggerezza dell’immagine architettonica e l’eventualità di separare una corsia carrabile centrale dai due percorsi pedonali che si affacciano senza ostacoli sul fiume.
Le imposte in calcestruzzo armato che riportano alle fondazioni le spinte degli archi proseguendone lo sviluppo fino al suolo, sono utilizzate anche come elementi di collegamento tra il piano di calpestio del ponte e le rive attrezzate del Tevere.
L’accessibilità è favorita dall’assenza di raccordi in pendenza a scale e la sezione dell’impalcato consente una ottimale flessibilità d’uso del ponte”.
È prevista una durata del cantiere di 18 mesi, con l’ultimazione dell’opera entro giugno 2009.
Aggiudicataria della gara d’appalto per la progettazione esecutiva e per la realizzazione delle opere è la società romana Consta-Consorzio stabile.
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