Dimensione testo |
|
28/04/2008 - Zaha Hadid tra i protagonisti dell’edizione 2008 del Salone del Mobile. In vista della settimana milanese dedicata al design, l’archistar anglo-irachena ha realizzato oggetti di arredo per Swarovski, Vitra, B&B Italia e Sawaya & Moroni.
Per Swarovski l’oggetto di design firmato Zaha Hadid è il lampadario di cristallo Ré Chandelier; per Vitra la celebre progettista ha disegnato il tavolo Mesa; per B&B Italia il divano Moon System; ed infine il bollitore Bowl per Sawaya & Moroni.
Ré Chandelier per Swarovski
La collaborazione tra Zaha Hadid e Swarovski ha portato alla creazione di un design in grado di ampliare i tradizionali confini ridefinendo il concetto stesso di lampadario.
Il progetto “Ré Chandelier” reinterepta il lampadario considerandolo come un oggetto non necessariamente appeso al soffitto, e riutilizzando lo spazio con indubbia forza ed originalità: 86 cavi tesi dal pavimento al soffitto in modo da formare un angolo di 45 gradi danno vita ad un oggetto esile dalla geometria conica nel quale sono contenuti 2700 cristalli luminosi la cui luce blu mette in scena un’atmosfera eterea.
“Sin dai primi giorni all’Architectural Association – commenta Zaha Hadid – mi sono sempre interessata al concetto della frammentazione. Per me è un’idea che si collega a quella di dinamismo e, in qualche modo, ad una sorta di esplosione cosmica. Per quanto riguarda questo oggetto, ogni cristallo Swarovski può essere considerato come un singolo elemento che ‘si connette con’ e ‘risponde a’ ogni altro cristallo.
Imprigionata in un vortice a spirale, la direzione dei cristalli è determinata dalle forze di un’esplosione. Come nella nostra architettura, anche in questo caso si considera impianto contestuale. Il lampadario è strettamente collegato e interagisce con ogni nuovo ambiente in modo unico; di conseguenza si reinvesta costantemente e offre nuove possibilità ad ogni installazione”.
Mesa per Vitra
Il tavolo “Mesa” disegnato per Vitra racchiude emblematicamente gli elementi-chiave che caratterizzano l’architettura fluida e decostruttivista di Zaha Hadid.
Smantellando l’idea formale dell’oggetto, e riportandola alle sue parti costituenti – suolo, struttura, superficie – il progetto crea un mondo tra i due piani orizzontali; un mondo che diventa struttura ma nel quale il vuoto esprime tanto la forma quanto il corpo solido.
Si tratta di vuoti che, lungi dall’essere mere aperture, definiscono la superficie dell’oggetto; la progettista li paragona a dei gigli d’acqua.
“Il tavolo Mesa diventa estrusione microcosmica delle idee di spazialità riconoscibili nella architettura di Zaha Hadid. La forma non segue un’unica funzione; è piuttosto guidata dal piano e dal flusso dello spazio. Diventa qualcosa di plastico ed elastico, più einsteiniana che cartesiana, l’evocazione di un mondo che prende forma da forze sconosciute; un mondo in cui un tavolo può alterare lo spazio dentro e attorno”.
Moon System per B&B Italia
Il divano Moon System disegnato per B&B Italia propone una nuova idea di seduta in cui convergono esperienza aziendale nella manifattura e sperimentazione progettuale di complesse geometrie curvilinee.
Il sistema modulare viene sostituito dalla progettazione di un unico elemento che ruota su se stesso nascondendo i singoli elementi che lo compongono; in tal modo i singoli pezzi risultano perfettamente integrati in un unico oggetto.
Bowl per Sawaya & Moroni
Il bollitore griffato per Sawaya & Moroni – una elegante geometria scultorea leggermente concava al centro - rappresenta un ulteriore esempio della costante ricerca di Zaha Hadid verso forme fluide e in continua trasformazione.
|
Consiglia questa notizia ai tuoi amici
|
|