07/05/2008 – Aprirà i battenti il prossimo 14 giugno, nella città spagnola di Saragozza, l’esposizione internazionale 2008. In programma sino al 14 settembre, l’Expo 2008 avrà come tema l’acqua e lo sviluppo sostenibile.
Sono quasi pronte le nuove strutture destinate a cambiare il volto di Saragozza: nuovi progetti prenderanno forma lungo il fiume Ebro per trasmettere il messaggio dell’importanza dell’acqua nell’ecosistema della città del futuro. Accanto al “Ponte Padiglione” disegnato da Zaha Hadid, considerato l’icona dell’Expo, sorgeranno la “Torre dell’Acqua” firmata dallo spagnolo Enrique de Teresa, il padiglione Aragonese progettato da Olano y Mendos arquitectos, il Conference Centre degli architetti madrileni Nieto e Sobejano, il Digital Water Pavilion disegnato dal Massachusetts Institute of Technology (MIT), e la fitta foresta di pilastri di fango cotto da cui prende forma il padiglione spagnolo.
Progettato dall’architetto Patxi Mangado, in collaborazione con il Centro National de Energías Renovables (Cener) di Pamplona, il padiglione spagnolo riproduce un bosco di “Colonne Ceramiche” che raccolgono e conservano l’acqua a temperatura costante per poi nebulizzarla verso la zona bassa del portico rinfrescando gli spazi, e contribuendo in tal mondo alla creazione di un microclima attorno l’intera struttura. Le colonne sono infatti costituite da un nucleo metallico rivestito di strati di ceramica isolante in grado di assorbire l’acqua.
La copertura rappresenta un “contenitore energetico” sul quale sono sistemati collettori solari per la produzione di energia e raccoglitori per il recupero dell’acqua piovana.
Gli spazi espostivi, suddivisi in cinque sale, si sviluppano dentro il “bosco”, che occupa una superficie complessiva di 8mila metri quadrati distribuiti su tre livelli.
La scansione ritmata della facciata in vetro restituisce un’immagine suggestiva in grado di creare uno spazio di mediazione tra interno ed esterno.
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