27/06/2008 - 1900-1996. I Gardella ad Alessandria. Architetture è il titolo della mostra, organizzata dall’Ordine degli Architetti della provincia di Alessandria con la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e il Palazzo del Monferrato, inaugurata ieri 26 giugno e visitabile fino al 15 luglio.
Arnaldo e Ignazio Gardella, padre e figlio, ma anche figure centrali di una dinastia di architetti. Per la prima volta questa esposizione li mette insieme, in relazione, approfondendo la loro lunga vicenda progettuale e, con essa, quella della città di Alessandria.
Il percorso espositivo, costituito da disegni originali e foto d’epoca in gran parte inediti, tratteggia l’opera dei due architetti (per la prima volta quella di Arnaldo, in modo originale quella di Ignazio) e, attraverso di essa, riesce a far emergere gli affascinanti contorni di un’immagine novecentesca della città di Alessandria.
Il presidente dell’Ordine degli Architetti Gian Franco Vescovo sintetizza così le ragioni della mostra: “Attraverso l’esposizione di disegni originali e foto d’epoca provenienti da diversi archivi nazionali e da istituzioni alessandrine, si delinea un primo consistente profilo di Arnaldo Gardella e si approfondisce la figura di Ignazio Gardella illustrando in particolare i progetti non realizzati oppure quelli relativi ad edifici meno conosciuti. Le sedi delle più significative istituzioni alessandrine del Novecento sono opera loro e l’influenza dei Gardella sull’architettura della città (ancor oggi poco notata dagli abitanti di Alessandria) sarebbe stata ancora maggiore se si fossero realizzati alcuni progetti che vengono esposti in mostra. Spero che questo evento possa rivelare ai visitatori una visione nuova della città. Mettere in mostra edifici della nostra città e della nostra provincia, a volte sconosciuti al largo pubblico, credo che sia un’importante operazione culturale. Finora ad Alessandria si sono presi in considerazione soltanto alcuni dei capolavori dell’architettura di Ignazio Gardella. In realtà con questa mostra vogliamo far capire la loro genesi, le loro motivazioni e la storia di una famiglia di architetti, che dal 1900 al 1996 ha disegnato la parte più significativa della nostra città”.
Lungo l’elenco degli edifici progettati in città dai due architetti, nel corso di un periodo lungo quasi un secolo. Tra questi ricordiamo il Dispensario Antitubercolare (ora poliambulatorio “Ignazio Gardella”) considerato un capolavoro del Razionalismo italiano, la Taglieria del Pelo Borsalino, la palazzina Borsalino (ora sede dell’Università “Avogadro”) il padiglione pediatrico dell’Ospedale Infantile “Cesare Arrigo”, l’Istituto tecnico “Alessandro Volta”, il supermercato Esselunga, il centro Agorà, l’Ospizio della divina Provvidenza, il Sanatorio Vittorio Emanuele III, la casa degli Impiegati Borsalino.
Ma in mostra ci saranno anche progetti di opere meno conosciute come Villa Quaglia, l'Ossario di Alessandria, il monumento ai Caduti di Casalcermelli, il Manicomio San Giacomo, l'Albergo Europa di Tortona, i villini Ferraro e Caruso nella Pineta di Vallebona, l'Ospedale San Giacomo di Novi Ligure...
La mostra e l'allestimento sono curati dagli architetti Massimo Buzio, Franco Cuttica, Mario Mantelli e Gian Franco Vescovo. Il catalogo è curato dal professor Guido Montanari. Il comitato scientifico è composto da Sergio Boidi, Stefania Corte, Jacopo Gardella, Mario Mantelli, Guido Montanari e Lucio Serpagli.
La mostra, organizzata con il contributo della Regione Piemonte, del Comune, della Provincia, della Confindustria Alessandria, del Collegio Costruttori della Provincia di Alessandria e dell’Azienda Ospedaliera S.S. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo, si svolge in contemporanea con il Congresso mondiale degli Architetti di Torino e si candida come appuntamento di richiamo anche per i visitatori della kermesse del capoluogo piemontese.
Ufficio Stampa Palazzo del Monferrato s.r.l.
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