16/07/2008 - Un
Magnete come “sede cerebrale che accumula e ridistribuisce le energie degli spazi”. Si tratta della icona del
nuovo polo fieristico di Vicenza, il cui progetto porta la firma degli studi di architettura
Studio Altieri spa, Svei spa,
Asa Studio Albanese spa,
Steam srl,
Sistematica Works spa,
arch. Altieri Giulio.
La nuova fiera, per cui è stato calcolato un investimento complessivo di 67 milioni di euro, sarà realizzata dalle imprese Giuseppe Maltauro spa (capogruppo) e Gemmo spa che, su progetto degli studi menzionati, hanno conquistato il primo posto nel concorso internazionale di progettazione ed esecuzione dei lavori di riqualificazione ed ampliamento del polo fieristico.
Il progetto prevede la realizzazione di una superficie coperta di 70.757 metri quadrati, dei quali 36.191 mq ospiteranno gli stand espositivi, con il consequenziale aumento del 20% degli spazi attualmente disponibili e dei servizi a supporto delle manifestazioni fieristiche.
“I padiglioni espositivi – spiegano i progettisti di Asa Studio Albanese – adottano una struttura monoplanare che garantisce linearità e omogeneità nella correlazione tra nuovi volumi e preesistenze, aggirando il problema della “gerarchia delle classi”, nonchè semplificando la circolazione interna ed esterna del visitatore, al quale viene concesso di muoversi liberamente per tutta la superficie espositiva".
L’elemento centrale, il Magnete, è posto in contrasto formale e funzionale con il sistema dei padiglioni monoplanari. I progettisti lo definiscono un "vero segno urbano baricentrico, capace di rappresentare adeguatamente l’immagine della Fiera come accumulatore e ridistributore delle energie produttive e creative della città".
Una gestione innovativa dei flussi di visitatori prevede la collocazione dell’accesso in quota, con le coperture che ospitano più di 1300 posti auto, ed un percorso pedonale che si sviluppa all’interno di un “quiet garden” che conduce, in una sorta di passeggiata al verde, all’interno del foyer.
“Il volume del Magnete dispone di spazi eterogenei in cui si trovano a coesistere le funzioni particolari legate alla fiera con quelle dello spazio pubblico di una piazza urbana, in una felice con-fusione di interessi differenti”.
All’interno troveranno spazio un’area di 743 metri quadrati riservata alla ristorazione, 3.909 metri quadrati di sale congressi, 5659 metri quadrati di centri di aggregazione e servizi, e 1.048 metri quadrati destinati agli uffici.
L’obiettivo dei progettisti è consistito nel reintegrare il sistema fieristico all’interno delle dinamiche urbane, immaginando “uno spazio aperto alla città per 365 giorni l’anno, capace di attivare un flusso ininterrotto di feedback grazie a cui si sgrana la distinzione tra periferia e centro”.