19/09/08 - Il sogno di Herbert Schultes era diventare regista e “raccontare storie” ma, come spesso accade, le cose sono andate diversamente. Oggi questo tedesco di Monaco racconta storie molto particolari, storie di design di minimalistica purezza e chiarezza. Ora per la prima volta ha messo il suo genio a servizio di Duravit e ha creato Mirrorwall, un sistema di parete a specchio, una storia composta in realtà da due racconti: la cura del corpo e la non suddivi-sione della parete.
La cura del corpo
L’attenzione alla salute aumenta, vanno sviluppandosi nuove tendenze di benessere, salute e attività fisica che danno sempre nuovi impulsi al desiderio di curare il proprio corpo. Tra le pareti di casa, il bagno è il luogo ideale per far questo. Prima fonte di ispirazione di Schultes per questo nuovo prodotto è stata la parete a specchio delle scuole di ballo o delle palestre. La seconda ispirazione è scaturita dal desiderio di migliorare la qualità dello spazio architettonico. Non voleva suddividere visivamente la parete semplicemente installando uno accanto all’altro singoli pezzi come lavabo, specchio, armadietto o lampada, ma racchiudere tutte queste funzioni in un’insieme armonico. Quintessen-za di questo design doveva essere la semplicità vi-siva, che offre all’uomo uno sfondo neutro davanti al quale dischiudersi.
Estetica minimalista in tre componenti
Schultes è riuscito a legare tutte le funzioni in 3 componenti: una parete a specchio completa come sfondo, davanti ad essa un monoblocco in ceramica e una consolle in legno che attraversa orizzontalmente la ceramica bianca. Sulla consolle poggia il lavabo in ceramica che, smaltato anche nella parete posteriore, riflette nello specchio un’immagine perfetta. Il monoblocco prosegue sotto la consolle con una base sospesa con frontale in ceramica, profondo 80 mm e prodotta in un pezzo unico, capolavo-ro della maestria dei tecnici ceramici di Duravit.
Una solida cornice in alluminio racchiude tutto l’insieme. L’immagine architettonica così è completa ed è già “incorniciata”. mirrorwall è disponibi-le in 4 larghezze, da 1200 a 1700 mm, e nella dimensione da due metri con uno o due lavabi. Il risultato è un sistema di parete a specchio che sottolinea la qualità architettonica dell’ambiente nei bagni sia di grandi che di piccole dimensioni.
L’armadietto a specchio nascosto
L’estetica è garantita, ma come se la cava questo minimalismo con le necessità d’uso quotidiane? Lo rivelano alcune piccole fughe: dietro la parete a specchio si nascondono scomparti segreti. Sopra il lavabo ad esempio si nascondono due ante che si aprono come fossero delle “ali” e insieme alla pare-te posteriore a specchio formano un pratico “armadietto a specchio”.
All’interno sono integrate nella superficie tre lampade e piccole scatole ben visibili in legno di ciliegio, fissate direttamente alle ali, contengono tutto ciò che serve a portata di mano. Inoltre il mobile nasconde dei pensili laterali che non solo ospitano delle pratiche prese di corrente, ma offrono anche grande capienza. Infine, un portasciugamani posto anteriormente o lateralmente alla consolle lascia gli asciugamani a portata di mano. La base ha dimensioni talmente generose da poter contenere di tutto. Grazie alla progettazione dettagliata, estetica e funzionalità entrano paritariamente in azione. Ma l’“happy end” della storia di design di Schultes è la perfetta messa in scena del corpo. Cosa manca? La giusta illuminazione!
Illuminazione perfetta
Se nella stanza ci sono già sufficienti fonti di luce è sufficiente illuminare bene la zona in cui è collocato mirrorwall. Questo è il caso della variante numero uno che utilizza la lampada frontale. Questa infatti si concentra sul viso, di grandi e piccini indifferentemente, e lo illumina perfetta-mente con ca. 500 Lux, senza abbagliare. Ciò che lo rende possibile è una schermatura della fonte di luce grazie ad una “vela” riflettente. Grazie alla forma e alla struttura speciali questa vela spezza i raggi luminosi in un angolo esatto e li dirotta con precisione sul viso.
La luce si riflette sul volto, che viene così messo in primo piano, senza ombre e senza essere abbagliato. E perché non ci siano „zone d’ombra“ con mirrorwall, anche la parte superiore è parzialmente illuminata. In questa variante con applique, mirrorwall può anche essere agganciato direttamente a parete in caso di spazi ristretti. L’illuminazione della stanza e quella di mirrorwall funzionano in modo omogeneo, così la qualità della luce nell’ambiente è garantita.
Un’aura magica di luci e colori
Se la stanza non è illuminata a sufficienza, mirrorwall nella variante due crea le condizioni otti-mali. In questo caso è necessaria una luce più diretta sulla persona e sulla stanza. Due colonne di luce direzionabili, a destra e a sinistra dello specchio, illuminano tutta la superficie e conferiscono luminosità alla stanza. Il corpo viene quindi celebrato con una illuminazione completa. Allo stesso tempo, aumenta la qualità dell’illuminazione in tutta la stanza. Due corpi luminosi, due specifiche qualità, ma qualcosa hanno in comune: un leggero tocco del polpastrello su un piccolo LED basta ad accendere la luce. Come optional, un secondo tocco crea come per magia un altro scenario di luce. La luce bianca si trasforma repentinamente in un magico gioco di colori. Le bande luminose LED illuminano le superfici di soffitto e pareti e irradiano la luce in un rilassante tono blu, uno stimolante rosso, un allegro verde, un piacevole giallo, come un lume di candela, oppure si combinano in un gioco di colori con due programmi. Ogni colore crea una specifica atmosfera e dona al bagno un’aura magica di luci e colori.
Il futuro dell’illuminazione nel bagno
La luce funzionale bianca e la luce emozionale colorata sono in correlazione tra loro. Il cambio di luce viene azionato mediante un comando “intelligente” di grandi capacità: oltre al piccolo “TouchLED” come interruttore principale sul prodotto, sono possibili altri tre tipi di comando. Tutte le funzioni possono essere regolate anche da un comune interruttore a parete. È possibile anche utilizzare un radiocomando. Infine, mirrorwall può essere collegato senza problemi a sistemi BUS (binary unit systems). È poi anche possibile sincronizzare l’illuminazione di mirrorwall alla serie di mobili e-mood di Duravit grazie ad una unità trasmittente. Già nel 2007, con il lancio della serie e-mood, Duravit aveva dato grande impulso al tema dell’illuminazione nel bagno. Con lo sviluppo di mirrorwall l’azienda tedesca specialista del bagno dà nuovamente prova del significato che attribuisce al tema dell’illuminazione. Un bagno perfettamente illuminato, una tema che avrà un grande futuro.
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