15/09/2008 – Ha aperto i battenti, all’interno del Padiglione Venezia presso la 11ª Mostra Internazionale di Architettura, l’esposizione dal titolo “Carlo Scarpa e l’origine delle cose”.
Perno tematico della mostra - sostenuta e promossa dalla Regione del Veneto in collaborazione con Comune e Provincia di Venezia e PARC - Direzione Generale per la qualità e tutela del paesaggio, l'architettura e l'arte contemporanee del Ministero per i beni e le attività culturali - sono i percorsi di ricerca critica intrapresi da Carlo Scarpa quali presupposto fondamentale per l’atto della creazione.
L’esposizione offre interessanti spunti di riflessione su come Scarpa ed artisti ed architetti contemporanei del calibro di Baldeweg, Diller+Scofidio o Umberto Riva, pur approdando a soluzioni formali differenti, siano partiti da punti di partenza simili, nello specifico, dalla comune “fiducia nell'ideologia del progetto”, avvertendo, si legge nel comunicato stampa, “la necessità di costruire un proprio orizzonte di riferimento che riparte dall'origine delle cose, dal momento in cui esse nascono, e prendono forma, dall'energia che sprigionano nell'atto della creazione”.
L’allestimento dell’esposizione, ideato da Scandurrastudio, è stato progettato nell’intento di offrire un percorso senza soluzione di continuità, nel quale il visitatore possa confrontarsi con la ricchezza del “paesaggio mentale” caratteristico del architetto.
A narrare l’importanza dell’“origine delle cose” in Carlo Scarpa sono, dunque, le riproduzioni digitali a grandezza naturale di alcune delle opere allestite dall’architetto per mostre e musei, passando poi ai suggestivi videoclip dedicati ai “quattro elementi”: il fuoco delle vetrerie di Murano, l'acqua della laguna, l'oro che si fonde nel crogiolo, e la pietra delle cave delle colline vicentine. Dei filmati, contenenti interviste agli autori contemporanei in merito al lavoro di Scarpa, completano infine il percorso all’interno della mostra.
In concomitanza all’esposizione la pubblicazione di due testi. Il primo, a cura della Parc, è una raccolta omnia dei disegni di Scarpa per l'allestimento della Partigiana di Murer; il secondo, a cura del CISA Andrea Palladio, è un volume dedicato a Carlo Scarpa e la scultura del '900.
In mostra saranno presentati gli sviluppi dei recenti restauri commissionati dal Comune di Venezia (Assessorato alla casa, patrimonio, politiche della residenza, lavori pubblici) sui monumenti alla “Partigiana di Murer e Leoncillo” e il “Giardino delle Sculture”, opere scarpiane visibili nell’esposizione ed ubicati nell'area della Biennale.
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