08/11/2008 – Sono l’architetto José Gil e l’artista Joaquim Moreno ad essersi messi all’opera per l’ideazione di «Out Here: Disquieted Architecture», spazio espositivo che quest’anno rappresenterà il Portogallo all’11ª Mostra Internazionale di Architettura di Venezia.
L’interesse per la definizione di un ossimorico “qui fuori” costituisce la ragione di questo “esperimento architettonico” attraverso cui il padiglione portoghese vuole proporsi come fucina di idee e lavori finalizzati all’intuizione di quali possano essere, tanto a livello architettonico quanto culturale, gli scenari futuri per il paese più ad ovest d’Europa.
I progettisti si dichiarano desiderosi di raccontare, attraverso le loro proposte, l’"inquietudine permanente” che pare incarnare a pieno lo spirito del tempo d’una società la cui rapidità “può implicare una dimensione dell’esterno talmente attiva e pienamente integrata in un interno da indurre un esteriore illimitato nell’interiore”.
Animati dall’idea che possa esistere “un esterno più esteriore di qualunque altro esterno perché alberga nell’interno”, e che “il problema in questione” non sia più “la ricerca di una casa, di una dimora in grado di proteggerci in un mondo in costante mutamento”, Gil e Moreno fanno della precarietà e del continuo dialogo "tra l’interno e l’esterno" un fattore indispensabile per comprendere a fondo le ragioni di "vittorie" e "sconfitte" nella storia dell’architettura portoghese, multiforme, sfaccettata, e “coerentemente inquieta”.
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