15/10/2008 – Giunge il si definitivo alle tre torri di
Citylife, il progetto di riqualificazione di parte del quartiere storico della Fiera di
Milano. Il 9 ottobre scorso la Giunta comunale ha approvato la variante urbanistica al piano integrato di intervento sancendo la chiusura definitiva dell’iter amministrativo del progetto. Più verde, meno parcheggi, e realizzazione del nuovo museo di arte contemporanea i punti salienti previsti dalla variante. Nessun cambiamento invece per i
tre grattacieli, firmati rispettivamente da
Daniel Libeskind,
Arata Isozaki e
Zaha Hadid, che conserveranno altezza e curvatura previste nel progetto iniziale.
Cubatura, planimetria ed impegni economici del progetto restano inalterati. Tra le modifiche apportate dalla variante, l’aumento del verde, con un incremento di oltre il 16% dell’area destinata al parco (da 86.373mq a 100.468 mq). A tale superficie si integrerà inoltre un’area di 65mila metri quadrati che Fiera Milano cederà alla città secondo un accordo stipulato con il Comune nell’ambito della riconversione funzionale del Polo Urbano. In tal modo il parco di Citylife raggiungerà una superficie complessiva di oltre 165mila metri quadrati.
Il piano appena approvato prevede un
museo di arte contemporanea, da realizzare in sostituzione al museo del design previsto nel progetto iniziale.
La nuova fermata della metropolitana in coincidenza delle Tre Torri consentirà la diminuzione dei parcheggi, la cui superficie passa dagli iniziali 72mila mq agli attuali 27mila mq. Tale modifica dovrebbe ridurre del 45% il traffico generato da CityLife.
Dei tre grattacieli progettati dalle archistar, due ospiteranno uffici, mentre il terzo diventerà un albergo di lusso. Attorno saranno costruite palazzine residenziali che sono state abbassate di qualche piano rispetto al progetto iniziale. Si tratta in particolare delle abitazioni che si affacciano su via Spinola e via Senofonte.
E mentre la società CityLife è ufficialmente pronta a chiedere i permessi per costruire, i residenti annunciano nuove battaglie preparandosi a ricorrere al Tar. Diversamente da quanto richiesto dai cittadini, le volumetrie sarebbero rimaste identiche, il verde rappresenterebbe ancora un elemento interstiziale, mentre la mancanza di tempi certi per la metropolitana comporterebbero il rischio di intasamento della zona a causa del traffico.
Ma l’assessore allo sviluppo del territorio Carlo Masseroli risponde: “Il ruolo di regia svolto dall’amministrazione comunale è segno del nostro impegno nella condivisione con i cittadini dei progetti previsti per Milano”. E aggiunge: “Il piano approvato dalla Giunta prevede il nuovo museo di arte contemporanea e la diminuzione dei parcheggi: dagli iniziali 72 mila metri quadrati si passa agli attuali 27 mila, per incentivare il trasporto pubblico dal momento che proprio al centro dei grattacieli è prevista una fermata della linea cinque della metropolitana. La presenza del metrò ridurrà del 45 per cento il traffico indotto dal piano urbanistico”.
L’obiettivo della cordata è avviare i lavori a gennaio per finire entro il 2014.