29/10/2008 – Sorge a
San Paolo, in Brasile,
Casa Mirindiba. Ultimata nel 2006, la struttura è stata progettata dal giovane architetto brasiliano
Marcio Kogan che ha studiato ogni minimo dettaglio affinché l’organizzazione partorita nella fase del disegno potesse trovare piena conferma nella struttura ultimata.
“Sebbene l’immaginario e la parola rappresentino una delle forme per fare architettura – spiega l’autore del progetto – è la costruzione, la materia, ad essere direttamente legata alla sua essenza. I critici concepiscono il mattone quale sintesi di una serie di processi che racchiudono l’architettura nella conoscenza umana. Ma la costruzione, contrariamente a quanto possa apparire, non rappresenta semplicemente un insieme di azioni praticate su un sito, o il lavoro che produce direttamente la materialità dell’architettura. La costruzione è prima di tutto la realizzazione di una proiezione intellettuale: il disegno organizza la produzione e spiega la creazione. Non è possibile separare la creazione pratica del muratore dalla creazione intellettuale dell’architettura. La loro unicità si rivela nella costruzione. Dietro una buona costruzione c’è pertanto un chiaro e risoluto disegno. Disegnare significa conoscere non solo il linguaggio del disegno, ma avere anche una conoscenza dei materiali e della esecuzione pratica. In una buona costruzione tutti questi elementi sono interconnessi”.
E nella Casa Mirindiba tale interconnessione non lascerebbe spazio ad alcun dubbio. Ogni dettaglio del progetto, studiato in fase di disegno con l’ambizione della massima precisione, trova la sua concreta collocazione nella costruzione oggi divenuta realtà.
All’ingresso dell’abitazione, colpisce un’ampia zona giorno all’aperto: due finestre con telai interamente incassati nella parete consentono l’apertura totale di questo spazio con una visuale continua tra interno ed esterno, senza alcuna interferenza strutturale. Tale spazio risulta immerso nel verde di un ampio giardino con pavimentazione in doghe di legno, che ospita una piscina in un’atmosfera da cinema.
Un piccolo atrio funge da luogo di connessione tra la zona giorno, la sala da pranzo e la cucina, e verticalmente tra le camere da letto al primo piano e una piccola zona relax all’ultimo piano.