07/10/2008 - È un’installazione “tripartita” la protagonista della mostra “Un giardino italiano a Tianjin”, evento collaterale all’edizione 2008 della Biennale di Architettura di Venezia, presentato, dal 14 settembre al 23 novembre all’interno dell’Arsenale, nei padiglioni Thetis.
Il lavoro, curato dall’architetto Mario Occhiuto con la partecipazione di Mimmo Paladino, mostra il progetto architettonico e paesaggistico che lo Studio mOa,diretto da Occhiuto, sta mettendo a punto nella città cinese di Tianjin, sede dell’unica Concessione Italiana in Cina durante la prima metà del secolo scorso.
L’istallazione si articola su tre spazi differenti: il primo introduce i visitatori in una atmosfera introspettiva, in netta antitesi all’ambiente esterno; il secondo presenta il progetto servendosi di supporti visivi; il terzo, più didascalico, racconterà invece la storia del progetto architettonico. A farla da padroni due elementi: l’acqua e l’immagine. Nel secondo ambiente, infatti, una grande vasca colma d’acqua, percorsa da una passerella centrale ospita, come galleggianti, sculture di Mimmo Paladino e opere di altri artisti come Maurizio Orrico e Giovanni Casellato. Dei video inediti sono proiettati sulle pareti laterali, negli spazi disegnati dalle otto grandi nicchie ad arco, illustrando i leit motiv caratteristici del progetto.
La mostra esplora le specificità del progetto - esteso su un area grande 6 ettari - che, nella volontà di “andare oltre la pura architettura delle forme”, si caratterizza per una certa libertà dalle regole geometriche, l’uso di molteplici specie botaniche e il ricorso a morfologie morbide, con una grande variabilità del paesaggio.
Il giardino appare quale nuova variante del disegno paesaggistico, in cui riescono a convivere funzionalità degli spazi e arte. Il parco, ponte tra la tradizione italiana e quella cinese, ospiterà infatti opere di artisti italiani contemporanei.
Il progetto è stato ideato all’interno del Programma di Cooperazione Ambientale italo-cinese attivato tra il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio italiano e il MEP (Ministry of Environmental Protection of China), sotto la guida di Corrado Clini, Direttore Generale per la Ricerca Ambientale e lo Sviluppo.
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