20/11/2008 –
David Chipperfield vincitore del premio “
Cubo d’Oro 2008”. Ufficialmente premiato lunedì 17 novembre presso il Teatro Mercadante, l’architetto inglese ha inaugurato la quarta edizione degli
Annali dell’Architettura e delle città. L’appuntamento, promosso dalle facoltà di Architettura della Federico II e della Seconda Università di Napoli, dagli ordini degli Architetti e degli Ingegneri di Napoli e dalla Sopraintendenza per i Beni archeologici, è in programma Palazzo Reale fino al prossimo 14 dicembre.
Le motivazioni della Giuria:
“Chipperfield rappresenta un importante riferimento per la cultura architettonica.
La sua architettura ricorre ad un linguaggio sobrio, minimalista secondo quella che è una sua personale caratteristica, cioè una sorta di minimalismo di qualità, che alla semplicità delle forme fa corrispondere una grande cura dei dettagli e dei materiali. Il progetto della Cittadella Giudiziaria, opera in corso di completamento, è importante sia dal punto di vista estetico che tipologico. Rappresenta un’opera emblematica per l’organizzazione perfetta delle varie funzioni del Palazzo di Giustizia articolate in varie edifici.”
Benedetto Gravagnuolo - Presidente Fondazione Annali dell’Architettura e delle Città
“Il premio quest’anno è assegnato all’architetto inglese David Chipperfield, non solo perché autore di uno dei progetti più interessanti in corso di realizzazione sul territorio regionale, la Cittadella Giudiziaria di Salerno, ma anche perché, pur essendo un architetto d’oltremanica, questi è probabilmente il più mediterraneo degli anglosassoni.”
Marco Casamonti - Direttore Scientifico Fondazione Annali dell’Architettura e delle Città
In occasione della premiazione, il presidente della fondazione Annali Benedetto Gravagnuolo, il direttore scientifico Marco Casamonti e il sovrintendente ai Beni Architettonici e paesaggistici di Napoli Stefano Gizzi hanno illustrato il programma degli Annali. Protagonista dell’edizione 2008, una mostra dedicata alla “Emergenza mediterranea” con un’apposita sezione sui progetti e le opere in corso per la rigenerazione ambientale della vasta area che va dai Regi Lagni al bacino del fiume Sarno.
Un grande nastro largo un metro e svolto lungo un percorso all’interno del Palazzo Reale, accompagna il visitatore lungo una sequenza di immagini e testi stampati, con una rassegna di termovalorizzatori italiani ed europei presi a modello come possibili soluzioni all’emergenza ambientale campana e nazionale.
In sé provocatoria, l’espressione “Emergenza Mediterranea” riassume il senso di un’iniziativa volta a sviluppare una riflessione tecnica sulla gestione del territorio napoletano e, per estensione, mediterraneo, attraverso l’individuazione di situazioni di criticità da recuperare e la previsione delle possibili dinamiche di sviluppo eco-compatibile.
In particolare – si legge nel comunicato diffuso dalla Fondazione – si intende proporre un positivo contributo di ricerca, di studio e di informazione al problema ambientale che ha tristemente portato la città di Napoli e il suo territorio alla ribalta delle cronache mondiali.
L’obiettivo è quello di individuare soluzioni innovative di riprogettazione del paesaggio contaminato che rappresentino un modello, una strada da seguire, affrontando non solo il tema della realizzazione di impianti di smaltimento e di termovalorizzazione, ma anche quello del recupero e della rinaturalizzazione delle discariche dismesse. Gli eventi previsti per questa edizione mirano a proporre esempi di successo a livello internazionale ed innescare un dibattito tra i massimi esperti mondiali sul tema della riqualificazione e salvaguardia dell’ambiente.