17/03/09 - Tema centrale della collezione Arketipo 2009 è il divano come elemento base, studiato e realizzato per consentire maggiore confort ed adattabilità ad ambienti ed esigenze diverse. Accanto agli imbottiti, sono presenti complementi d’arredo, come tavolini, libreria e appendiabiti, ideati evidenziando gli aspetti legati all’utilità quotidiana. Il concept non mira a stupire o a provocare, ma è concentrato sui dettagli e sulla capacità di trasformare poeticamente l’oggetto convenzionale in un’opera di scultura come l’appendiabiti EDA o in una visione di sapore metafisico come il tavolino MOYA.
Alla base della ricerca che ha dato origine a questa nuova collezione c’è il desiderio di osservare e “assaporare” l’oggetto, di scoprirne i dettagli per vivere la dimensione rassicurante di una quotidianità accogliente ed intima sotto il segno della bellezza e del relax: caratteri propri dello stile di vita mediterraneo per creare la suggestione di uno slow design, sia nelle forme che nei colori e nei tessuti dell’arredo living e dining, che questi prodotti contribuiscono a creare.
Proprio per l’attenzione all’equilibrio dell’insieme e al dettaglio, che rende ogni oggetto un pezzo unico, Arketipo ha scelto di lavorare con i designer giapponesi Nendo, che per la prima volta hanno sviluppato un’intera collezione per un’azienda italiana.
La nuova collezione progettata dai Nendo si snoda intorno al fulcro costituito dal divano DECOBOCO - sistema di sedute componibile formato da divani, elementi laterali, angolari e penisole, realizzati con fusto in legno, imbottitura di poliuretano indeformabile di diverse densità e cuscini schienali in piuma -, dotato di braccioli ampi e di sedute profonde, è caratterizzato dai cuscini di seduta di altezza diversa, che realizzano un gioco asimmetrico per movimentare la linea dell’insieme. Il risultato è un divano sobrio ma molto accogliente, realizzato con alta precisione tecnica, che si impone all’attenzione per lo spiccato segno grafico del progetto.
Accanto al divano, la collezione Nendo propone due diverse serie di tavolini, declinati in dimensioni diverse, come piani d’appoggio complementari alle sedute: LINK, set di tavolini in metallo verniciato, che richiamano forme composte ad anello; MOYA, due tavolini in due dimensioni stampati in baydur e piano di appoggio in vetro extra chiaro, caratterizzati dalla convessità della superficie interna che sembra sprofondare all’infinito senza lasciare intravedere il fondo. Un gioco ottico realizzato da proporzioni esatte e da materiali particolari, che richiama le sculture dell’artista anglo indiano Anish Kapoor.
A completare l’arredo, l’appendiabiti EDA: un vaso in ceramica contenente delle aste di metallo verniciato a foggia di rami su cui sistemare gli indumenti. Un oggetto di uso quotidiano caratterizzato da una visione poetica e da una forma innovativa, come le opere di Arte Povera ispirate alla rappresentazione della natura di Giuseppe Penone.
I riferimenti all’arte contemporanea non sono casuali in questa collezione poiché l’arte crea un linguaggio al quale il design risponde definendo un vocabolario visivo che comunica in maniera più allargata la ricerca degli artisti, stabilendo un vero e proprio “circolo virtuoso” nel quale le affinità e le corrispondenze tra arte e design si rinforzano reciprocamente.
La collezione comprende anche la libreria TARGET, che utilizza il modulo di appoggio formato dalle piccole croci, e il tappeto PARKING, tessuto a mano e con effetto a rilievo, ispirato all’immagine aerea di un parcheggio d’auto.
Gli arredi ideati dai Nendo interagiscono armoniosamente tra di loro anche se il loro utilizzo ne modifica la forma e la percezione: ad esempio le crocette che costituiscono i piani di appoggio della libreria TARGET si trasformano con la presenza dei libri e da segno forte diventano un insieme mosso ma regolare, così come la sagoma asimmetrica del divano DECOBOCO si annulla quando viene utilizzato per accogliere il tempo del relax.
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