10/03/2009 – Si è da poco concluso l’iter di approvazione per l’edificazione a Torino del nuovo stadio della Juventus, destinato a sostituire entro il 2011 l’attuale impianto Delle Alpi, e dell’area commerciale adiacente che sarà gestita dalla Conad.
Entro questo mese è atteso il via ai lavori di demolizione esterna.
Ufficialmente presentato nel novembre scorso, il progetto architettonico porta la firma di Hernando Suarez, alla guida Studio Shesa insieme ai figli Eloy e Stefano, e Gino Zavanella, fondatore e titolare dello Studio Gau.
Caratterizzato da ampi accessi ed assenza di barriere architettoniche, il nuovo impianto sarà in grado di accogliere 40.200 spettatori. Un’area commerciale complementare di 34mila metri quadrati – con galleria di negozi, shopping center e magazzino di bricolage e faida- te – renderà il complesso attivo sette giorni su sette. Previsti anche 30mila metri quadrati di verde pubblico, aiuole, piazze e parcheggi per 4mila auto.
Il 23 febbraio scorso il Consiglio Comunale della Città di Torino ha approvato il Programma di Intervento Integrato (Prin) che dà definitivamente il via libera alla costruzione del nuovo stadio. Contestualmente, il Consiglio Comunale ha inoltre approvato la nuova convenzione che regola il diritto di superficie acquisito dalla Società per tenere conto delle modifiche intervenute sia al progetto del nuovo stadio che alle aree commerciali.
A realizzare il nuovo centro commerciale sarà Nordiconad Soc. Coop., cooperativa aderente al Consorzio Nazionale CONAD, con cui la Juventus ha siglato un accordo del valore di 20,25 milioni di euro. Nordiconad si è inoltre accollata gli oneri di urbanizzazione relativi alle aree commerciali per ulteriori 10 milioni di euro circa.
Il 20 marzo saranno avviati i lavori di demolizione esterna. Ad aprile è attesa la firma per lo sponsor che darà il nome allo stadio, e a ottobre inizieranno i lavori interni, per i quali è prevista una durata inferiore ai due anni, con consegna definitiva dell’impianto a luglio 2011.
Il progetto prevede il recupero di tutta la parte interrata compresa la zona dell’attuale campo di gioco. Nell’area sottostante alle gradinate troveranno spazio le aree di servizio: accessi all’impianto, spogliatoi, aree di relax, percorso di ingresso al campo. Lo stadio sorgerà nella parte superiore; il tutto inserito in un unico profilo a semicerchio e senza elementi che si distaccano dalla linea di continuità.
La copertura degli spalti, studiata in galleria del vento, trae ispirazione dal profilo delle ali degli aerei: una struttura di grande leggerezza, realizzata in una membrana in parte trasparente e in parte opaca, per permettere una visione ottimale del campo, sia diurna sia notturna, e nel garantire il passaggio di luce sufficiente alla crescita dell’erba del campo.
“La soluzione ingegneristica della copertura – sottolinea l’ingegnere Francesco Ossola che si è occupato insieme a Massimo Majowiecki della progettazione strutturale – è unica al mondo e richiama una grande leggerezza: è una copertura sospesa ai quattro angoli da cavi in acciaio tesi sui due grandi pennoni alti 90 metri. Studiata nella galleria del vento, ha un profilo come quello delle ali degli aerei per evitare le turbolenze del vento e potere essere quindi realizzata in membrana, molto leggera”.
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