31/03/2009 – È stata recentemente inaugurata a
Empoli la nuova sede di
Cabel Industry, società che fornisce servizi informatici per il settore bancario. Il progetto è stato messo a punto dall’architetto
Massimo Mariani, dal 1990 alla guida dell'omonimo studio con sede a Montecatini Terme.
La struttura sorge su una superficie complessiva di circa 4500 metri quadrati in una piccola zona industriale appena fuori dalla città: un volume orizzontale con due piani fuori terra e uno interrato, circondato da una campagna tipicamente toscana. Sul fronte principale è protetto da una striscia di verde pubblico che corre parallelo alla strada.
L’accesso all’interno avviene attraverso passerelle sospese su un ampio scavo, che dà luce al piano interrato e crea un vuoto sottostante il livello zero. Si tratta di uno spazio disegnato per ospitare mostre e installazioni. Di notte si trasforma in una piscina di luce che stacca l’architettura dal terreno, facendola galleggiare nell’oscurità.
Il piano interrato ospita una tipografia e altri spazi destinati ad iniziative di vario genere.
Il piano terra è caratterizzato da spazi vetrati di varie tipologie, che vanno dall’open-space a piccole cellule isolate.
Il piano primo ospita spazi direzionali e di rappresentanza, intervallati da un piccolo patio interno e da una terrazza.
Un unico segno risolve sia la forma dell’involucro edilizio che le finestrature, le spaccature degli accessi e la decorazione dei mobili.
“L’inserimento di elementi vetrati colorati – spiega l’autore del progetto – di giorno produce un cromatismo liquido che pervade gli interni, quasi in bianco e nero; mentre di notte il colore viene proiettato verso l’esterno in modo vivace a sottolineare le bucature, i tagli e le forme”.
L’edificio è stato costruito con elementi prefabbricati in calcestruzzo (protetti esternamente da tinteggiatura a smalto) e rivestito, in copertura e sulle testate in alluminio grigio.
Le pareti esterne in calcestruzzo sono coibentate con l’ausilio di lana di roccia applicata sulla faccia interna dei pannelli e contro-parete di finitura in cartongesso: in questo modo la parziale tenuta termica offerta dai pannelli prefabbricati trova il giusto completamento mediante un intervento che, oltre ad assicurare il necessario benessere ambientale all’interno degli ambienti di lavoro, ha consentito di regolarizzare la superficie interna dei prospetti, celando parte dei tracciati di impianto.
Il pavimento ai vari piani è realizzato sopraelevato in gres porcellanato e i soffitti tutti ribassati con l’ausilio di controsoffitto modulare e ispezionabile o a lastra continua.
Il pacchetto di solaio risulta così composto a strati, con un coefficiente di taglio termico tra i piani migliorato rispetto alla semplice sovrapposizione dei livelli.
Su tutta la copertura trovano posto un sistema di pannelli solari fotovoltaici con tecnologia amorfo policristallino, sistemati in modo da non essere visibili; in questo modo l’edificio raggiunge la quasi totale autosufficienza energetica con una produzione di circa 150kW.