01/04/2009 - Massima integrazione tra architettura e paesaggio, in un gioco di continuo rimando tra costruito e natura. È questo l’obiettivo principale perseguito dagli architetti romani
Antonello Stella e
Susanna Ferrini di
n!studio nel progetto della
prima centrale termosolare francese. Le società Solar Euromed e Solenha hanno scelto il design made in Italy per il nuovo complesso industriale energetico destinato a sorgere entro il 2010 sull’Altipiano dell’aerodrome dello Chevalet ad Aspres sur Buech.
Nel 2006 i progettisti romani parteciparono a una competizione ristretta per la realizzazione nella stessa area di un
Museo della Luce, classificandosi al secondo posto. Dopo aver visionato il materiale di gara, la società francese ha deciso di affidare loro l’incarico della progettazione della nuova sede amministrativa e della sistemazione paesaggistica della nuova centrale termosolare.
L’intervento prevede la realizzazione dell’edificio amministrativo della società, del Posto di Guardia e del Power Block, vero e proprio cuore della centrale collocato all’interno del campo dei Capteurs Solaires.
Il primo edificio che si incontrerà entrando nel sito Solenha sarà il posto di guardia, collocato alla fine di un percorso didattico all’aperto che seguirà l’area destinata ad accogliere il complesso del Museo della Luce. Dopo aver visitato il Museo della Luce, i visitatori potranno avvicinarsi fino al confine dell’area della Centrale attraversando un terrazzamento lungo il quale si svilupperà il percorso didattico. Qui sarà possibile conoscere il mondo dell’energia solare nei suoi diversi aspetti, con vista diretta sul campo dei capteurs solaires.
L’architettura del posto di guardia sarà realizzata in calcestruzzo, trattato con pigmenti minerali colorati per una maggiore integrazione con i colori del paesaggio intorno. Rivestimenti in cristallo trasparente e opalino e acciaio cor-ten consentiranno una migliore integrazione cromatica con il paesaggio circostante.
Per aumentare il senso di leggerezza dell’edificio, la parte che guarda verso l’ingresso al sito sarà leggermente sollevata dal terreno, a sbalzo su di una vasca d’acqua che gli conferirà una dimensione più privata ed inaccessibile alla folla.
Sulle pareti nord e ovest sarà proiettata la scritta del logo SOLENHA, realizzata grazie ad una pensilina in cristallo a sbalzo dalla copertura che conterrà la scritta realizzata con una sabbiatura del cristallo stesso. Durante il giorno la scritta migrerà dallo specchio d’acqua fino a raggiungere, nel pomeriggio, la facciata dell’edificio nelle differenti posizioni, a seconda dell’inclinazione dei raggi solari.
Subito dopo il Posto di guardia avrà inizio un percorso che terminerà nell’area destinata ad accogliere l’edificio amministrativo. Quest’ultimo è stato immaginato come un volume articolato e non compatto, orientato verso il campo dei capteurs come prosecuzione ideale del percorso. Prosecuzione che risulterà accentuata nella parte dell’edificio costituita da un piano inclinato vegetalizzato percorribile che terminerà in un terrazzo-giardino al primo livello della struttura, sempre nell’ottica della massima integrazione tra architettura e paesaggio.
Non un volume appoggiato sul terreno, ma un’architettura che dialoga con il terreno.
Le facciate est ed ovest dell’edificio saranno rivestite con speciali vetrate i cui diversi colori e inclinazioni offriranno particolari giochi di luce all’interno dell’edificio.
La parte dell’edificio più alta, quella destinata ad ospitare la Sala di controllo e la sala riunioni, si orienterà come un “cannocchiale” verso il campo dei capteurs solaires.
Una fascia di terreno trattato con materiale misto di terra e vegetale visibile sul piano completamente erboso del piano dei capteurs solaires collegherà idealmente l’edificio amministrativo con il Power Block, vero e proprio cuore tecnico della Centrale Solenha.
Le parti principali del Power Block – dai serbatoi di stoccaggio del sale al turboalternatore fino all’aerocondensatore – saranno rivestite con pannelli in polimero. Le lastre traslucide, di colore diverso per riprendere le sfumature del paesaggio circostante, saranno montate in modo tale da ricomporre come in una foto gigante il paesaggio di sfondo.