08/04/2009 – Lavori al via per il
Padiglione degli Emirati Arabi Uniti dell’Expo 2010, l’Esposizione Universale dedicata alla qualità della vita negli ambienti urbani in programma a
Shanghai dal 1° maggio al 31 ottobre 2010. Firmato dallo studio
Foster+Partners, il progetto presenta modifiche sostanziali rispetto al
disegno iniziale.
La simmetria ottagonale con schermatura filigranata proposta in un primo momento ha lasciato spazio ad una nuova geometria curvilinea ispirata alle dune di sabbia degli Emirati: ruvida sul lato che sostiene la forza del vento, e levigata su quello opposto. Porosa la facciata esposta a nord in modo da consentire l’ingresso di luce naturale, più solida e uniforme quella esposta a sud per una maggiore protezione dai raggi solari. Riveste la struttura una pelle in acciaio che, trattata in modo da ottenere un effetto dorato, racchiude la “conchiglia-gioiello”.
La struttura è costituita da una griglia triangolare disegnata da pannelli piatti di acciaio uniti in punti regolabili, progettati in modo da riuscire a smontare il padiglione in sito, realizzandolo velocemente e senza costi eccessivi.
Come nel vecchio progetto, il padiglione raggiunge l’altezza massima di 20 metri.
Il passaggio di luce naturale all’interno avviene attraverso dei tagli verticali vetrati che di notte illuminano la struttura dall’interno.
“Le città degli Emirati Arabi – commenta Gerard Evenden senior partner dello studio Foster – sorgono dal deserto. In maniera analoga, il padiglione si svilupperà in modo da formare un contrappunto naturale nel paesaggio urbano di Shanghai. Come una duna di sabbia, è orientato nella direzione del vento e rappresenta un esempio significativo di architettura ambientale organica e passiva”.