08/04/2009 – Lo studio newyorkese Leeser Architecture, ha vinto il concorso internazionale a inviti per la realizzazione di un hotel nella Zayed Bay di Abu Dhabi (Emirati Arabi). Chiamato Helix Hotel per i suoi piani sfalsati che sembrano riprodurre una spirale, l’albergo sorge proprio a ridosso della baia, in parte galleggiante sull’acqua, ed è adiacente al Sheik Zayed Bridge di Zaha Hadid attualmente in costruzione. Con Helix, Leeser Architecture ha elaborato un nuovo modo di considerare l’hotel negli Emirati, mettendo in evidenza elementi che di solito sono invisibili, e animando giocosamente parti che restano tradizionalmente statiche e sul suolo.
L’incarico è il risultato di un concorso a inviti promosso da Al Qudra Real Estate in partnership con QP International, entrambe holding di Abu Dhabi con importanti progetti in tutti gli Emirati Arabi. Zayed Bay sarà un’area di sviluppo urbano completa, costruita lungo una strada di nuova costruzione, e comprenderà uffici, condomini e negozi lungo la baia. L’Helix è il fulcro di questa nuova zona di sviluppo.
Con 208 camere e suite, disposte intorno a un piano elicoidale, l'impostazione dell’hotel dispensa immediatamente il visitatore dall'idea che debba imbarcarsi nei vecchi paradigmi dei rigidi corridoi e atri che caratterizzano un tipico soggiorno in albergo.
I piani cambiano costantemente larghezza e altezza man mano che ci si sposta verso quelli superiori. Nessuna stanza è posizionata di fronte a un’altra e con la stessa vista. Man mano che la spirale si snoda verso l'alto, gli elementi variano da salotti e ristoranti sulla baia, a sale riunioni e conferenze, caffè, a una lussuosa spa al quinto piano per finire alla piscina sul tetto all’ottavo piano. La pista da running al quinto piano rappresenta l'unico momento in cui prevalgono le superfici piane - un gioco di prestigio dell'architetto e un inatteso lusso di cui possono godere gli ospiti dell’hotel nei mesi più freschi. La piscina sul tetto dell’hotel, ubicata nella porzione aggettante del solaio, ha il fondo in vetro che rende visibili l’acqua e i nuotatori dal piano terra.
Leeser Architecture si è anche impegnata in una sana prassi di sostenibilità e ha lavorato con Atelier 10 per definire le migliori condizioni possibili e i materiali per la produzione di calore e il risparmio energetico.
La cascata interna, filtrando acqua fresca nel sistema attraverso il quale cade nel vuoto, fa si che l'accumulo di calore all'interno dell'hotel sia minima. Nella hall sottostante, è costruita una parete di vetro dinamica che dalla base del secondo piano scende giù in acqua. La parete si comporta come una sorta di tenda che si apre quando la temperatura è abbastanza fresca e si chiude quando è troppo calda per l'esposizione ai venti del deserto.
Parte della superficie esterna è rivestita in pannelli di GROW, un nuovo materiale che ha capacità sia fotovoltaiche sia eoliche.
Consulenti del progetto sono stati ARUP (progettazione meccanica e strutturale) e Atelier 10 (progettazione ambientale e del verde).
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