04/05/2009 - Il Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino compie vent’anni. Ed è forse l’unico premio a un luogo. Non destinato a un risultato dell’ingegno, a un’opera di poesia o di letteratura o di musica o d’arte o d’architettura. Destinato a uno spazio riconoscibile sulla superficie del territorio così come risulta dalla accumulazione nel tempo di cose e di azioni. Un posto nel quale si intersecano patrimoni di natura e di memoria, e del quale qualcuno porta la responsabilità. Posti, cose, azioni, trasformazioni, responsabilità che potremmo chiamare nel loro insieme paesaggi (come fa la pertinente Convenzione europea), e che preferiamo chiamare luoghi perché assumiamo il paesaggio come insieme di scienze, arti, tecniche e norme che disegnano e governano i paesi, appunto i luoghi. Proprio come il giardinaggio disegna e governa i giardini.
La Fondazione programma studi e ricerche, seminari e laboratori, libri e viaggi per contribuire a spingere un po’ più in là la conoscenza dell’arte di dare forma e vita ai luoghi. E ogni anno un piccolo gruppo di “esperti” sceglie, tra tutti quelli che ha visto e studiato, un posto sul quale ritiene sia utile concentrare uno sforzo di approfondimento e di diffusione; si tratta in concreto di documentarne la geografia e la storia, di tentare di comprenderne i caratteri e trasmetterne i valori.
La lista dei luoghi attraversati offre da sola la misura delle infinite varietà del catalogo di esperienze e di confronti incontrati in vent’anni. La lista dei componenti la giuria comprende idealmente i nomi di alcune figure che ne hanno fatto parte nel tempo con ruoli cruciali nell’evoluzione e nell’affinamento dei criteri di indagine e di valutazione. Rosario Assunto (1915-1994) è stato presidente dal 1990 al 1994. Ippolito Pizzetti (1926-2007) è stato componente dal 1990 al 2007; Sven-Ingvar Andersson (1927-2007) dal 1995 al 2005 e onorario dal 2005 al 2007. La giuria continua a ricevere un prezioso contributo dalla grande esperienza dell’esperto inglese Tom Wright, membro effettivo dal 1990 al 2000 e da quell’anno membro onorario.
Treviso ospita da giovedì 7 maggio 2009 (ore 18.30) e fino a domenica 28 giugno, presso gli spazi Bomben, “Luoghi 1990-2008”, la mostra sui primi diciannove premi, cui farà seguito, venerdì 8 maggio 2009 dalle 9.30 alle 18.30, un seminario di studio.
Diciannove luoghi hanno già ricevuto il sigillo scarpiano dal 1990 al 2008 e costituiscono un itinerario di cose, persone, idee, referenze bibliografiche e cartografiche che danno conto della sequenza e degli scarti degli studi, delle ricerche, dei viaggi, del lavoro compiuto in vent’anni. Con protagonisti e testimoni, se ne ragionerà cercando di riattraversare criticamente l’itinerario e aggiornare le conoscenze delle modificazioni intervenute.
Intervengono Teresa Andresen (Portogallo), Carmen Añón (Spagna), Margherita Azzi Visentini (Svizzera), Hervé Brunon (Francia), Cristian Alexandru Damian (Romania), Nataša Jovičić (Croazia), Maarten Kloos (Paesi Bassi), Luigi Latini (Italia), Domenico Luciani (Italia), Rachele Martini (Svizzera), Monique Mosser (Francia), Lionello Puppi (Italia), Tom Simons (Finlandia), José Tito Rojo (Spagna), Massimo Venturi Ferriolo (Italia).
«Un piccolo capolavoro degli architetti Kaija (1920-2001) e Heikki (1918-) Siren, la Cappella di Otaniemi, trova posto dalla metà del Novecento in una radura dentro un brano di foresta nel punto più alto della penisola nella quale in quello stesso periodo viene trasferito il prestigioso Politecnico di Helsinki. Le magistrali essenzialità e trasparenze dell’architettura restituiscono alla natura il compito di mostrare il sacro, e danno senso e misura a uno spazio di esperienza educativa, spirituale e sociale, culturale e musicale, per l’intera comunità di famiglie e di studenti. Natura, architettura, società si incontrano così in questo mirabile crogiuolo di forma e vita; luogo al quale la Giuria, all’unanimità, ha destinato il sigillo del XX Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino. Sono qui leggibili i caratteri fondativi di una antropologia che trova nella natura, e in particolare nella foresta, che ricopre due terzi del territorio finlandese, la principale fonte di vita, il legame più duraturo e profondo con la propria storia, e perfino il rifugio rasserenante e contemplativo. Nella scala minuta di un’opera commissionata da un’Associazione di studenti, nella luce sobria e obliqua dei suoi spazi, colpisce innanzitutto la primazia della natura, e quasi il panteismo, che è nelle pietre e nei muschi, nel mare che appena si intravvede oltre la foresta e le case, nei mattoni e nei legni di cui è fatto l’edificio, e nella geometria di linee verticali parallele con le quali gli abeti e le betulle danno misura e cadenza allo spazio dell’uomo...» (tratto dalla motivazione della giuria).
Nella mattinata di sabato 9 maggio (ore 10-13) si svolgerà un seminario sulla Cappella di Otaniemi con interventi e testimonianze di Kirsi, Hannu e Jukka Siren, figli degli architetti autori della cappella; Juha Lassila, cappellano del campus di Otaniemi; Vilhelm Helander, Staffan Lodenius, Tom Simons, esponenti della cultura e dell’architettura finlandese.
Gli eventi per il ventennale del Premio termineranno alle ore 17 presso il Teatro Comunale di Treviso, con la Cerimonia di consegna del premio 2009.
Introduzione di Domenico Luciani, con immagini e filmati; lettura della motivazione della Giuria e consegna del sigillo di Carlo Scarpa alla Federazione delle Parrocchie di Espoo; interventi di Juha Lassila, cappellano del campus di Otaniemi; di Kirsi Aropaltio, figlia di Kaija e Heikki Siren; e di Pauli Mäkelä, Ambasciatore di Finlandia in Italia.
Concerto di Lieder di Jean Sibelius, Alda Caiello (soprano), Laura De Fusco (pianoforte).
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