27/05/2009 – Una “infrastruttura verde” per l’ampliamento del nuovo ospedale di Mestre. È così che i progettisti Andrea Boschetti e Alberto Francini dello studio Metrogramma e gli architetti Andreas Kipar e Giovanni Sala di Land ( Landscape Architecture Nature Development) immaginano lo sviluppo urbano delle aree attigue alla nuova struttura ospedaliera progettata da Emilio Ambasz: un “ grande bosco della salute” in cui paesaggio e architettura si fondono in un unico elemento.
Il nuovo parco ricettivo-ospedaliero è stato progettato con l’obiettivo di disegnare un nuovo tassello verde del più vasto programma di boschi che si estendono intorno alla città, nonché come “parco della salute” al servizio dell’attuale nuovo ospedale, con il quale cerca un fertile dialogo.
Il progetto propone a tal fine un’attenta lettura dei valori ambientali che definiscono il contesto delineando una spiccata propensione verso un modello insediativo innovativo, alla ricerca di sinergie tra le esigenze del programma funzionale e la continua proposta di un sistema paesistico-ambientale di alta qualità.
Inserendosi all’interno della strategia ambientale del Bosco di Mestre, l’ipotesi di trasformazione prevede la realizzazione di un grande bosco che coinvolge le aree direttamente interessate dall’intervento, ma che potrebbe potenzialmente espandersi su un’area molto vasta fino a comprendere le aree interstiziali e sottoutilizzate che caratterizzano il contesto urbano limitrofo.
Il collegamento di tali porzioni di bosco darebbe vita ad una vera e propria “cintura verde” attorno al tessuto urbano, in grado di creare un filtro con il territorio agricolo e limitare la dispersione insediativa. “In questa nuova “infrastruttura verde” – spiegano gli autori del progetto – i poli di bosco più estesi andrebbero a costituire delle vere e proprie porte di accesso alla città da occidente”.
L’intervento interessa un’area si circa 30mila metri quadrati destinati a funzioni ricettive (residenze per ricercatori e R.S.A, protonterapia e riabilitazione, alberghiero), attività direzionali e sedi di Associazioni. Il futuro “bosco della salute” accoglierà inoltre giardini tematici legati al benessere psico-fisico.
“In questo scenario l’architettura non emerge ne per altezza ne per densità. Le strutture sono strategicamente distribuite secondo una griglia precisa che limita al minimo l’infrastrutturazione del parco e nasconde parcheggi e strutture di sevizio. Un grande bosco che progressivamente va diradandosi in punti per lasciare spazio alle colline verdi entro cui sono incastonati i diversi programmi funzionali. L’obiettivo è di realizzare un grande bosco della salute entro cui, accanto alle strutture paraospedaliere, l’utente possa immergersi in un sistema di percorsi e giardini tematici piacevoli e rilassanti. Questi percorsi seguono l’orientamento del nuovo polo ospedaliero generando una matrice a griglia che collega i nuovi edifici tra loro.
Un’idea di armonia tra corpo, mente e paesaggio. Un habitat discreto che accoglie degenti, visitatori e si candida ad essere un modello d’accoglienza di assoluta eccellenza”.
La proposta ha già ottenuto l’approvazione del Comune. È atteso entro l’estate il bando di gara.
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