09/06/2009 - Sono stati svelati ufficialmente lo scorso 22 maggio nell’ambito del Forum «Proposte e obiettivi per i campi Flegrei 2010-2020» i dettagli del progetto preliminare per la riqualificazione dell’ex area industriale Sofer a Pozzuoli su progetto dello studio Gnosis Architettura.
I progettisti di Gnosis descrivono così il loro progetto: “ L’obiettivo condiviso è quello di creare un vero e proprio Polo di attività che favoriscano il potenziamento e lo sviluppo di quattro settori chiave per l’economia e la vita di questo territorio: il turismo, il commercio, il tempo libero, il benessere del singolo e lo sport (sede dell’Accademia Internazionale della Vela, a cura dello studio di progettazione Interplan II). In tale ambito, Il progetto di riqualificazione dell’area ex Sofer costituisce un' occasione unica per Pozzuoli. Per la prima volta nella storia della città, una estesa zona di lungomare è interessata da un intervento che mira a riconnetterla al tessuto urbano, restituendola alla fruizione dei cittadini di Pozzuoli.
Il progetto ha come obiettivo la creazione di un nuovo spazio pubblico aperto alla città, che fondendosi all’esistente, ed inserendosi nel più ampio disegno del masterplan generale, diventi generatore di nuove destinazioni.
Si offre così alla vita pubblica un lungo nastro di verde attrezzato, pensato come elemento di riconnessione della fascia costiera all’intera città, ed un ampia area dedicata a molteplici attività, fonti di nuova linfa per l’intero comprensorio Puteolano.
Gli elementi fondamentali del progetto sono:
- creare uno spazio pubblico di alta qualità ambientale ed al tempo stesso esempio di eccellenza;
- relazionarsi con le testimonianze del passato recuperabili sull’area e con lo stesso centro storico, per fondere la nuova architettura alle preesistenze storiche;
- generare uno spazio brulicante di vita attraverso una molteplicità di funzioni ed attrattive.
Il tema del verde e degli spazi pubblici rappresenta un motivo dominante nella genesi del progetto, un elemento integrante e unificatore, declinato in diverse ipotesi progettuali.
In tal senso si vuole creare un grande parco attrezzato lungo il fronte a mare, accessibile a piedi direttamente dal centro città, che si snoda lungo tutta la fascia costiera dell’area, all’interno del quale trovano posto tre piazze a carattere urbano e piccole attività di ristorazione quali chioschi e bar, volti a dare vita allo spazio circostante e a promuovere la passeggiata sul lungomare. L’area è considerata come interamente pedonale e ciclabile. Per facilitare l’accesso veicolare viene raddoppiata l’esistente via Fasano con un ampia strada interna al lotto che poi continua in galleria verso Arco Felice, creati ampi parcheggi in minima parte a raso in aree ben circoscritte, ed in gran parte coperti.
L’intera area, segnata com’è ora dalle direttrici individuate dai capannoni industriali, viene suddivisa per ambiti funzionali secondo la forte impronta a terra lasciata dalle stesse strutture produttive. Il recupero della memoria del sito, con la sua storia e le sue eredità, di dubbio valore architettonico, sopravvive nei ricordi tramite il forte disegno dell’impianto della fabbrica, che si recupera nell’alzato, peraltro molto contenuto.
All’estremità orientale della passeggiata, in prossimità del nuovo porto di Pozzuoli, all’ingresso pedonale principale all’area, si trova un ampia piazza a verde, prospiciente la darsena, la Piazza della Vela, segnata dal recupero di un fabbricato esistente e dagli edifici che accoglieranno il Centro di Culto, la sede dell’Accademia Internazionale della Vela ed il Circolo Nautico.
A coronamento della passeggiata verso ovest trova sede più opportuna, chiusa com’è tra la ferrovia e le fabbriche circostanti, l’area dedicata al Centro Servizi Polifunzionale, sviluppato sull’impronta lasciata dai lunghi capannoni preesistenti, in pieno dialogo con l’antistante Piazza Belvedere. Questa, protesa verso il mare, si interseca con la quasi ortogonale Piazza della Stazione, punto di arrivo della ferrovia. Il Centro Servizi è considerato il fulcro ed il catalizzatore dello spazio pubblico.
Gli edifici destinati alla funzione ricettiva, il complesso Albergo e Spa ed al Polo Arti e Mestieri si articolano secondo andamenti fortemente influenzati dall’area di sedime dei precedenti capannoni, adattandosi al contempo alle forti linee generatrici del Masterplan generale. Il primo di essi, si sviluppa con andamento quasi ortogonale alla linea di costa, leggermente ruotato, ed unitamente al centro termale definisce un ambito pubblico a carattere più intimo. Lo stesso vale anche per gli edifici destinati a laboratori per piccole attività produttive, che ad andamento diverso, creano tra loro delle corti di ambito più riservato, pur in diretta continuità con il parco ed il mare, adattandosi laddove è necessario, anche alla contiguità con i fabbricati preesistenti recuperati. Il compito di raccordare armoniosamente, di fondere le diverse parti con le distinte destinazioni d’uso, senza dubbio, è affidato al grande parco verde attrezzato, un lungo nastro verde che si dipana, parallelamente al mare, leggermente più alto di esso, e che rende possibile la vista di uno dei panorami più. affascinanti al mondo, quello visibile dal Golfo di Pozzuoli. Come si è detto, le altezze degli edifici di nuova costruzione seguono quelle dei capannoni preesistenti, alcuni dei quali restituiti a nuova funzione. In tal modo si restituiscono alla città oltre 130.000 mq. di spazi pubblici e di verde attrezzato. Nella nuova configurazione progettuale infatti, le superfici costruite costituiscono il 25% dell’intera area.
Il ruolo di elemento totemico dell’intero intervento in rapporto alla città ed al mare, non è a sviluppo verticale ma orizzontale, ed è il grande parco attrezzato.
Tra i contenuti che qualificheranno ulteriormente il progetto, avranno particolare rilievo lo studio per l’impiego di materiali e tecnologie eco-compatibili e l’adozione di fonti energetiche rinnovabili.
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