01/06/2009 – Il developer egiziano Rooya Group ha scelto
Zaha Hadid per il progetto delle
Stone Towers, il complesso di torri da costruire nello Stone Park del
Cairo. Nei giorni scorsi lo studio Zaha Hadid Architects ha rivelato le prime immagini del progetto.
Vuoti e sporgenze disegnano torri monumentali destinate ad accogliere, su una superficie complessiva di 525mila metri quadrati, spazi direzionali e commerciali, un albergo a cinque stelle, lussuosi appartamenti, giardini ed una piazza chiamata “Delta”.
L’amministratore delegato del colosso immobiliare egiziano Hisham Shoukri commenta così la scelta: “È indubbio il bisogno dell’Egitto di uno sviluppo dei più alti standard internazionali, dettato da un clima di sempre maggiori ed importanti investimenti che negli ultimi tempi stanno facendo di questo paese il punto di riferimento per le multinazionali della regione. Le Stone Towers necessitavano di un architetto in grado di partorire idee audaci, innovative, e che potesse vantare un’esperienza a livello internazionale…avevano bisogno di Zaha Hadid”.
Quando illuminati dal sole intenso della regione, pattern e texture delle antiche architetture egiziane in pietra creano dinamici giochi di luci e ombre. Analogamente, le facciate a nord e a sud di ciascun elemento delle Stone Towers adottano un ricco vocabolario di sporgenze, vuoti e rientranze. Le linee d’ombra che risultano in tal modo evidenziate accentuano le curvature di ciascun edificio conferendo dinamicità al progetto.
“Sono lieta di lavorare al Cairo. Sono stata in Egitto tante volte – commenta la progettista anglo-irachena – e sono sempre stata affascinata dalla matematica e dall’arte del mondo arabo. Il nostro studio è da sempre alla ricerca dei concetti formali della geometria, che sono in stretta relazione con le tradizioni e le scienze di questa regione, in termini di algebra, geometria e matematica. C’è questo tipo di ricerca alla base del progetto per le Stone Towers”.
“In un progetto di ampie dimensioni come questo, è necessaria una grande attenzione per riuscire a compensare la necessità di elementi ripetitivi con il rischioso e compromettente risultato di una massa statica di edifici.
L’architettura delle Stone Tower segue un ritmo geometrico fatto da elementi simili che si intrecciano pur conservando la propria identità, da cui risulta una composizione coesiva”.