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Livorno: i progetti vincitori dei due concorsi
Le storiche strutture di Forte San Pietro e Dogana d’acqua
Autore: cecilia di marzo
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12/06/2009 – Si sono di recente conclusi due importanti concorsi di progettazione banditi lo scorso ottobre del Comune di Livorno, quello per il restauro e la ricostruzione dell’immobile Dogana d’Acqua da destinare a Polo della Logistica e quello per la riqualificazione del Forte San Pietro dove il bando colloca un polo espositivo del sistema museale cittadino e delle produzioni enogastronomiche e artigianali del territorio. 
 
Ad aggiudicarsi il concorso per Dogana D’Acqua è stato il progetto “Il restauro dell’acqua” dell’arch. Leonardo Germani di Pisa con gli architetti Stefania Franceschi, Stefano Micheli, Silvia Moretti e Samuele Sordi.
“[…] il progetto tende in primo luogo a mettere in evidenza la vicenda storico-architettonica del complesso edilizio, ma intende anche rispettare quegli aspetti che hanno speciale attinenza con la collocazione nel “paesaggio labronico” circostante.
In particolare, il progetto prevede la costruzione di due edifici. Un primo edificio viene localizzato in prossimità dell’antico sedime del preesistente edificio della Dogana e parte direttamente dalla “galleria voltata” che fa da spartiacque ai canali in entrata ed uscita dei Navicelli. Un secondo corpo, costituito da una struttura “semi-ipogea”, viene invece collocato nella preesistente darsena orientale e dedicato ai laboratori di studio e di ricerca per la robotica marina e alle funzioni connesse alle attività del polo della logistica. 
Lo specchio d’acqua incluso nell’ambito del perimetro dell’area di intervento è caratterizzato da un ampio “foro” luminoso e scenografico. Sul percorso del canale dei navicelli, in direzione Dogana D’acqua, nuove banchine costituiscono l’approdo per nuove “cantine” seminterrate, che riprendono quelle tipiche dei Fossi. La banchina, a cui si accede anche tramite una rampa scalandrone da via Lamarmora e dalla Dogana d’Acqua, porta all’ingresso principale della struttura semi-ipogea . Il progetto prevede anche l’ideazione di un nuovo parco attrezzato con zone verdi a prato e alberature. Le aree a prato occuperanno la parte centrale del parco mentre le isole verdi saranno delimitate da percorsi pedonali. Il parco – così come tutto il progetto – è pensato per due distinti livelli di fruibilità, quello terrestre e quello acquatico”.
 
Vincitore del concorso per la riqualificazione del Forte San Pietro è stato “Il parco espositivo”, progetto dell’architetto Enzo Fontana dello studio FABBRICANOVE di Firenze con gli architetti Giovanni Bartolozzi, Lorenzo Matteoli, Luca de Lorenzo, Marco Lastrucci e David Pellis.  
“Il Parco espositivo” ideato per il Forte San Pietro utilizza gli edifici originari degli ex pubblici macelli per spazi espositivi dedicati alle collezioni di oggetti archeologici, ai gioielli, ai cimeli risorgimentali/garibaldini,  ma anche alle produzioni artigianali- enogastronomiche. Saranno recuperati quattro edifici esistenti ( riorganizzati negli spazi interni in modo da creare lunghe pareti ed ampi passaggi e ballatoi espositivi) e create nuove strutture opportunamente integrate con quelle esistenti del Bastione. Le aree a supporto per stand e manifestazioni saranno realizzate tramite strutture in acciaio e copertura verde. E’ prevista la realizzazione anche di una “stecca longitudinale” – una loggia espositiva- in testata ai quattro edifici nella quale si concentreranno gli ingressi al museo e gli accessi ai singoli blocchi. La loggia espositiva stabilisce una relazione materica e dimensionale con le mura del Forte e si presta ad accogliere installazioni e sistemi temporanei di allestimento.
Punto strategico di convergenza di impulsi e direzioni diviene il nuovo affaccio sul mare. Si tratta di una convergenza di percorsi, di spazi, di funzioni che il progetto ha voluto convogliare nel punto più suggestivo del Forte San Pietro, e cioè sul fronte che ristabilisce il suo storico “contatto”con l’acqua. In questa porzione lo spazio pubblico del parco si dilata in una grande terrazza ispirata da alcuni spazi caratteristici della città, uno tra tutti, la Terrazza Mascagni.
Il tutto sarà realizzato in modo da ridurre al massimo la dispersione energetica e quindi con sistemi impiantistici ad alta efficienza, uniti a sistemi che sfruttino energie rinnovabili.
 
Il concorso per il Forte San Pietro ha visto anche la “menzione” di altri due progetti: “Dalle più profonde fondamenta” (capogruppo, l’architetto Giuseppe Crisopulli) e “Dalla terra al cielo”, con capogruppo l’architetto Fabrizio Filippelli.

  Scheda progetto: Il restauro dell’acqua
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  Scheda progetto: Il parco espositivo
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  Scheda progetto: Dogana d’Acqua. Restauro funzioni di eccellenza del polo della logistica
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