06/07/2009 – Nei giorni scorsi il Foreign and Commonwealth Office del Regno Unito ha svelato il progetto messo a punto dall’architetto
Thomas Heatherwick per il
padiglione britannicodell’Expo 2010, l’Esposizione Universale dedicata alla qualità della vita negli ambienti urbani in programma a
Shanghai dal 1° maggio al 31 ottobre del prossimo anno. I lavori di costruzione saranno avviati a marzo.
Singolare esempio di creatività e innovazione, il padiglione disegnato dall’architetto britannico si presenta come una struttura di sei piani interamente rivestita da 60mila fili acrilici trasparenti lunghi 7,5 metri che si muoveranno insieme al vento.
Durante il giorno i 60mila filamenti fungeranno da fibre ottiche, incanalando la luce naturale verso l’interno. Durante la notte la luce artificiale degli spazi interni, condotta all’esterno sino all’estremità di ogni filo, farà brillare l’intera struttura.
La struttura sorgerà su una piattaforma che si estenderà sul suolo assumendo l’originale forma di una carta aperta che sembrerà aver precedentemente avvolto il padiglione. Ne risulterà uno spazio esterno destinato ad ospitare eventi aperti al pubblico, che in alcuni punti si solleverà offrendo percorsi coperti per raggiungere l’interno del padiglione.
“Il nostro compito – spiega Thomas Heatherwick – è di far spiccare il padiglione inglese. Abbiamo deciso di raggiungere tale obiettivo realizzando un oggetto straordinario, non riconoscibile nei termini convenzionali, collocato in uno spazio aperto. I visitatori potranno esplorare entrambi a modo loro. Piuttosto che realizzare una chiara immagine pubblicitaria per il Regno Unito, desideriamo per il nostro padiglione riuscire a trasmettere una più profonda comprensione della ricchezza della cultura contemporanea britannica”.