13/07/2009 – A firmare il
padiglione temporaneo dell’edizione 2009 della celebre manifestazione artistica promossa dalla
Serpentine Gallery di
Londra sono i giapponesi
Kazuyo Sejima e
Ryue Nishizawa dello studio
SANAA. Inaugurata domenica 12 luglio, la struttura sarà aperta al pubblico sino al prossimo 18 ottobre.
In linea con il programma, il
Serpentine Gallery Pavilion 2009 rappresenta la prima opera realizzata in Inghilterra dagli architetti giapponesi di SANAA. Ogni anno, infatti, la Serpentine Gallery affida la progettazione della struttura destinata ad abitare per tre mesi il verde dei Kensington Gardens ad un architetto di fama internazionale che, al momento dell’invito, non abbia ancora ultimato un’opera nel Regno Unito.
“Il padiglione è alluminio che fluttua tra gli alberi come fumo. La copertura riflettente si estende sul parco e nel cielo seguendo un andamento ondulatorio. Cambiando il suo aspetto a seconda del tempo, la struttura si fonde con il contesto naturale che la ospita. Si comporta come un campo di attività senza pareti, con una vista continua sul parco ed un accesso visivo da ogni lato. È una sorta di estensione coperta del parco, uno spazio in cui i visitatori possono leggere, rilassarsi e godersi le piacevoli giornate estive”. Queste le parole con cui gli architetti descrivono il proprio lavoro.
La struttura si presenta come una “nuvola riflettente” o un “lago che galleggia in cima a sottili colonne”. In un movimento sinuoso tra gli alberi, la copertura metallica varia in altezza in più punti, alternando l’ascesa verso il cielo ad una morbida inclinazione verso il terreno.
Il progetto del padiglione per l’edizione 2008 è stato realizzato da Frank Gehry; nel 2007 veniva affidato all’architetto norvegese Kjetil Thorsen dello studio Snøhetta e all’artista danese Olafur Eliasson; nel 2006 agli architetti Rem Koolhaas - alla guida dell’Office for Metropolitan Architecture (OMA) - e Cecil Balmond - presidente di Arup; nel 2005 ad Álvaro Siza ed Eduardo Souto de Moura con Cecil Balmond; nel 2004 a MVRDV con Arup (non realizzata); nel 2003 a Oscar Niemeyer; nel 2002 a Toyo Ito con Arup; nel 2001 a Daniel Libeskind con Arup; nel 2000 alla progettista anglo-irachena Zaha Hadid che per l’edizione 2007 ha inoltre realizzato una installazione temporanea vicina al padiglione di Olafur Eliasson and Kjetil Thorsen.