21/07/2009 - Dopo aver riscosso successo in quel di Parigi, Londra e Barcellona la mostra “Richard Rogers + Architects. Dalla casa alla città” fa tappa a Madrid fino al prossimo 18 ottobre, ospite del Caixaforum.
La retrospettiva è interamente dedicata al lavoro dell’architetto britannico - vincitore del premio Pritzker 2007 e del Leone d’oro alla Carriera alla Biennale di Venezia 2006 - definito “l'ultimo umanista” per la sua fiducia nella società civile e nella relazione esistente tra spazio costruito e inclusione sociale.
“Trasparenti”, “Leggibili”, “Ecologici”, “Pubblici”, “Urbani”, “Leggeri”, “Sistemi” sono i temi attraverso i quali sette aree espositive della retrospettiva inquadrano i progetti di Rogers. Ciascuno spazio espone diversi lavori-chiave dell’architetto servendosi di una ricca gamma di materiali, dai modellini agli schizzi passando per le fotografie, i filmati e gli scritti del progettista nato a Firenze nel 1933. Ai visitatori la possibilità di riscontrare la funzione sociale attribuita da Rogers all'architettura osservando progetti di opere come i Lloyd’s di Londra, il Centro Pompidou di Parigi (nato durante gli anni della collaborazione con Renzo Piano, tra il 1971 e il 1977), la Corte di Bordeaux, l’Assemblea nazionale del Galles (Cardiff), il Millennium Dome di Londra, il piano urbanistico di Pudong (Shanghai) o il Palazzo 88 Wood Street di Londra o il Terminal 5 dell’aeroporto di Heathrow (di cui sono stati creati nuovi modelli proprio in vista della mostra).
Un grande murales di cinquanta metri illustra l’architettura di Rogers attraverso una carrellata di opere esposte in ordine cronologico, offrendo una sintesi secca, rapida e completa di quarant’anni di teoria e pratica architettonica. Spazio anche per due video, uno relativo alla storia professionale del progettista, dalle origini a oggi, l’altro contenente le riflessioni dell’architetto e del suo team in merito a lavoro e filosofia architettonica del gruppo.
Protagonista dello spazio “Primi progetti” è la casa Zip-up (1968), rivoluzionaria proposta firmata da Rogers per la costruzione industriale di abitazioni. Nell’ultima tappa della mostra ha invece sede l’area dedicata ai “Progetti Attuali” firmati dal gruppo Rogers Stirka Harbor + Partners. Tra di essi, l’edificio per uffici Leadenhall a Londra e il piano urbanistico per la sponda sud del Tamigi, a Canary Wharf.
La tappa madrilena della mostra dedica altresì particolare attenzione ai progetti “spagnoli” di Rogers. A Madrid sono infatti esposti per la prima volta disegni e modelli del Centro Tecnológico Palmas Altas a Siviglia, della stazione dell’alta velocità a Valladolid e del ponte dell’Expo Zaragoza. Non poteva mancare il progetto del celebre Terminal 4 dell’aeroporto di Barajas a Madrid, oggi ritenuta una delle icone più avanguardistiche della capitale spagnola e un gioiello di urbanistica contemporanea. Spazio anche ai progetti per le Bodegas Protos a Valladolid, il Centro Tecnológico Palmas Altas per il Gruppo Abengoa a Siviglia, l'Hotel Hesperia a Hospitalet de Llobregat, la proposta per il piano di sviluppo urbanistico di Valladolid ed il Campus de la Justicia a Madrid.
Terminata la tappa madrilena la mostra si sposterà in altre capitali europee prima di volare in Asia e nord America
Richard Rogers - Note Biografiche
Nato a Firenze nel 1933, si è diplomato in Architettura presso l’ Architectural Association di Londra e ha conseguito un Master alla Yale University USA. Noto per i suoi progetti pionieristici con Norman Foster, Renzo Piano e dal 1978 con i suoi colleghi dello studio Richard Rogers Partnership, ha mantenuto un duraturo impegno nell’analisi dei rapporti tra architettura, ambiente, cultura e società. In parallelo con la sua prima attività di architetto e urbanista, ha collaborato strettamente con le più importanti istituzioni pubbliche e culturali. E’ stato Presidente della Tate Gallery dal 1981 al 1989, Vice Presidente dell’Arts Council of England dal 1994 al 1997 e Presidente dell’Architecture Foundation sino al giugno 2001.
E’ membro onorario del Museum of Modern Art di New York e Presidente del National Communities Resource Centre. Primo architetto ad essere invitato a tenere le BBC Reith Lectures nel 1995, il testo di Rogers “Cities for a small planet” propose un approccio più equo e sostenibile all’ambiente edificato, mettendo la progettazione delle città al primo posto dell’agenda pubblica e politica. E’ Presidente del Mayor’s Design for London Group e consigliere del Sindaco di Barcellona per le strategie urbane.
Nel 1971 Richard Rogers e Renzo Piano vincono il concorso internazionale per il Centre Georges Pompidou di Parigi: museo, libreria e centro di documentazione. Dal 1976, anno del suo completamento, l’edificio è stato visitato da più di 100 milioni di persone. Il lavoro dello studio Richard Rogers Partnership, creato nel 1977, si basa sull’uso di tecnologie appropriate per ridurre il consumo di energia, aumentando al massimo il potenziale sociale e rispondendo all’evoluzione dei modelli di utilizzo e di attività. Nel corso della sua carriera ha ideato edifici pubblici e privati, vincitori di premi, in Europa, Asia e negli Stati Uniti quali Lloyd’s of London (Londra, 1986), Channel 4 Headquarters (Londra, 1994), la European Court of Human Rights(Strasburgo, 1995), Law Courts a Bordeaux (1998), VR Techno Plaza (Gifu, Giappone, 1998), 88 Wood Street (Londra, 1999), il Millennium Dome (Londra, 1999) e Lloyd’s Register of Shipping (Londra, 2000).
Tra i progetti completati di recente: la nuova National Assembly for Wales a Cardiff, il Madrid Barajas Airport, Terminal 4 e Law Courts ad Anversa. Attualmente sta lavorando a Heathrow Terminal 5, all’ampliamento di un’arena a Barcellona e a una torre uffici di 48 piani nella City di Londra.
L’impegno nell’ambito pubblico e nel design sostenibile corrobora una serie di masterplan urbani nelle città del mondo, quali il masterplan per il Pu Dong Financial District a Shanghai, le radicali proposte ecologiche per il ParcBIT a Majorca e il progetto visionario per il centro di Londra, allestiti nella mostra alla Royal Academy in 1986. A Londra ha ideato il masterplan della Greenwich Peninsula, proposte di masterplan per Bankside, nelle adiacenze della Tate Modern e Convoys Wharf a Deptford. Richard Rogers ha pubblicato molti libri e tenuto numerose lezioni in diverse occasioni. Ha ricevuto molti riconoscimenti intrenazionali, tra i quali il RIBA Royal Gold Medal (1985), lo Chevalier dell’Ordre National de la Légion d’Honneur (1986), il Thomas Jefferson Memorial Foundation Medal In Architecture (1999) e il Praemium Imperiale nel 2000. Due pubblicazioni fondamentali sono “Cities for a small placet” (tratto dalle sue BBC Reith Lectures) e “Cities for a small country” (con la Professoressa Ann Power).
Nel 1991 è stato insignito del titolo di cavaliere da H.M. The Queen per il suo contributo all’architettura. Nel 1996 è stato nominato Pari a vita. Nel 1998 Richard Rogers è stato incaricato dal Governo Britannico di presiedere l’Urban Task Force e nel giugno 1999 il suo gruppo di lavoro ha pubblicato una relazione, “Towards an Urban Renaissance”, contenente proposte di ampio respiro per la rigenerazione urbana nel Regno Unito.
Molte di queste indicazioni sono state raccolte dall’ Urban White Paper del Governo, presentato nel novembre 2000. Nel novembre 2003 si è tenuto a Londra l’Urban Summit dedicato ai temi fondamentali emersi nel documento UTF.
Nel 2006 la Decima Biennale Internazionale di Architettura di Venezia gli consegna il Leone d’Oro alla Carriera e nello stesso anno Rogers è vincitore dell’11a edizione dello Stirling Prize 2006 col progetto del T4, nuovo terminal dell’aeroporto Madrid Barajas. Nel 2007 vince il Pritzker Architecture Prize.
|