06/07/2009 - La Fondazione e l’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Torino hanno rivelato i nomi dei 6 edifici vincitori del Premio Architetture Rivelate 2009. Fine ultimo del riconoscimento è quello di segnalare pubblicamente, attraverso l’affissione di apposite targhe, i fabbricati che hanno brillato per qualità di progetto e realizzazione tra Torino e provincia, comportando “una migliore qualità dell'ambiente costruito”, incentivando, “attraverso l'osservazione e il confronto, la capacità critica di chi, pur non essendo un addetto ai lavori, fruisce quotidianamente dell'architettura e impara così a riconoscerla”.
Riportiamo di seguito i nomi dei sei vincitori, assieme alle motivazioni fornite dalla commissione giudicatrice del Premio in relazione all’assegnazione del riconoscimento:
- Atelier Fleuriste, Chieri –To, progetto di Stefano Pujatti “Un singolare intervento a piccola scala che, attraverso l'uso di una facciata innovativa e tecnologica, si connota come elemento di rottura con il contesto circostante”.
- Casa Rossa, Trofarello – To, progetto di Raimondo Guidacci, “Particolare inserimento di un edificio abitativo di ridotte dimensioni, che per le sue caratteristiche compositive e cromatiche si distingue all'interno di un tessuto urbano di modesta qualità”.
- Isolato ex Ceat, Torino, progetto di Alberto Rolla e Vittorio Neirotti, “Esteso intervento di riuso edilizio di un edificio produttivo che, oltre a presentare soluzioni di qualità, restituisce alla città ampi spazi pubblici accuratamente progettati”.
- Nuova sede Schreder SPA, Caselette – To, progetto di Oscar Battagliotti, “Un esempio di riqualificazione di fabbricato industriale che presenta caratteri compositivi innovativi, legati all'involucro edilizio, all'uso dei materiali, del colore e della luce, eliminando inoltre negli spazi esterni il tradizionale confine tra pubblico e privato”.
- Palestra di arrampicata sportiva, Torino, progetto di Erica Ribetti e Silvia Zanetti, “Un interessante edificio con finalità pubblica legata allo sport ed al tempo libero, che si caratterizza per le volumetrie inusuali ed accattivanti sia interne sia esterne, in cui l'elemento funzionale all'arrampicata diventa pretesto architettonico e scultoreo. L'uso integrato dei pannelli fotovoltaici sottolinea l'attenzione al tema energetico”.
- Allestimento del museo dell'abbazia di Novalesa, Novalesa – To, progetto di Michele Bonino, Subhash Mukerjee e Francesco Santullo), “L'intervento, attento e rispettoso della forte identità del complesso monastico, sottolinea le stratificazioni storiche attraverso un intervento di allestimento che si pone come punto conclusivo di un percorso di interpretazione storica e sociale”.
La cerimonia ufficiale di premiazione dei vincitori, presentata dal giornalista Davide Banfo, avrà luogo il prossimo 9 luglio, a partire dalle ore 21.00, presso il cortile interno di Palazzo Carignano a Torino, in concomitanza con l’inaugurazione della mostra “Architetture Rivelate” dedicata alle circa 70 architetture vincitrici delle sei edizioni del premio, visitabile fino a fine luglio.
Contestualmente saranno premiati i vincitori della terza edizione del BTicino Contech Award, premio promosso dall’azienda BTicino con il patrocinio dell’Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Torino. Il riconoscimento a cadenza annuale è attribuito a un architetto iscritto all’Ordine, autore del miglior progetto domotico applicato all’architettura realizzato con l’utilizzo dei componenti e dei sistemi a catalogo BTicino.
Il “Contech Award 2009” va quest’anno, unitamente ad un bonus del valore di 3.000 euro, all’architetto Alberto Rolla per la realizzazione del restauro “Loft29” a Torino. “Il progetto di riqualificazione è volto a trasformare in edificio residenziale un immobile utilizzato fino al 2005 come autorimessa pluriplano. In linea con gli obiettivi del bando di concorso, il premio è stato assegnato per la completezza ed estensione della proposta progettuale impiantistica domotica, realizzata con soluzioni integrate e mirate al comfort, alla sicurezza, al risparmio energetico. L’impianto domotico, inoltre, presenta elementi di integrazione esterna anche verso altri sistemi, in un equilibrato quadro di governo generale delle soluzioni architettoniche”, spiegano gli organizzatori del Premio.
Una menzione speciale è stata attribuita al progetto del “Loft 19” a Torino firmato dall’architetto Paolo Maldotti per “l’originale approccio progettuale adottato, che assume su di sé le esigenze della domotica quali elementi costitutivi del progetto. La sperimentazione progettuale integra felicemente le funzioni della vita quotidiana con l’organismo casa, unendo le diverse funzioni di abitazione, ufficio, spazio di rappresentanza e galleria d’arte”.
Infine, sono state ritenuti meritevoli di segnalazione i progetti “Casa di Benedetto Camerana”, firmato dallo stesso architetto e realizzato presso la ex Torre della Reale Mutua Assicurazioni di Torino, a più di sessanta metri d’altezza, “per l’utilizzo del sistema domotico in un contesto altamente tecnologico, in cui le soluzioni adottate concorrono pienamente alla percezione degli effetti sensoriali di video, luce, suono” e la residenza privata “Vigna Saorgio”, progettata dallo Studio A5 dell’Arch. Elio Luzi. Il volume, posto ai piedi della collina di Torino, lungo la via che porta all’antica Basilica di Superga, è stato lodato “per l’esteso utilizzo della domotica nelle funzioni di controllo, comfort, risparmio, sicurezza e comunicazione".
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