17/07/2009 - Lo Stadio Olimpico di Pechino (Cina) firmato da Herzog & de Meuron è il vincitore ufficiale del Lubetkin Prize 2009, riconoscimento annualmente assegnato dal Royal Institute of British Architects (RIBA) all’architettura più rappresentativa progettata da un membro del RIBA fuori dall’UE, i cui candidati sono selezionati tra i vincitori del RIBA International Award.
La caratteristica struttura a “nido d’uccello” dello stadio olimpico di Herzog & de Meuron - che, con i suoi 80mila posti a sedere ha richiesto un investimento pari a 4 miliardi di RMB (circa 420 milioni di euro) finanziati da privati e dalla municipalità di Pechino - vede l’intreccio di fasce in calcestruzzo alternate secondo una disposizione casuale, a comporre una maglia dove sono inserite facciate, scale e coperture. Due strati di membrane traslucide rivestono gli esterni dello stadio. La pelle più superficiale protegge la copertura dagli attacchi atmosferici, lo strato sottostante isola acusticamente la struttura. L’enorme tetto apribile forma, assieme alle membrane traslucide, un guscio trasparente, attraverso il quale i giochi di luce regolati all’interno dell’edificio irradiano gli esterni circostanti.
Tra i più recenti vincitori del Lubetkin Prize si annoverano il progetto di Casa Kike in Costa Rica di Gianni Botsford Architects per il 2008 e la Southern Cross Station di Melbourne (Australia) di Nicholas Grimshaw nel 2007.
|