29/09/2009 - A Milano lo Spazio FMG per l’Architettura di FMG Fabbrica Marmi e Graniti ha inaugurato lo scorso 24 settembre l’esposizione “Italians do it better”.
Protagonisti della mostra, in programma fino al prossimo 20 ottobre, i progetti firmati dai quattro studi d’architettura milanesi Freyrie & Pestalozza, Park Associati, Peia Associati e Piuarch per committenti esteri. “Abbiamo selezionato i lavori realizzati recentemente da studi affermati e giovani che offrono uno spunto di riflessione sull’opera dell’architettura italiana contemporanea all’estero, sempre più richiesta ed apprezzata dalla committenza internazionale per l’alto standard qualitativo” hanno spiegato Luca Molinari e Simona Galateo, curatori del contenitore culturale milanese.
Le proposte oin rassegna, alcune in fase di realizzazione o altre già completate, si distinguono per scala, funzione e luogo di destinazione. Piuarch presenta il progetto del nuovo Pochtamtskie Dvori Business Center di San Pietroburgo (2006 – 2009), sorto nel centro storico della città russa su un’area ampia 18000 mq per il costato di 25.000.000 di dollari, con una vista suggestiva sulla Cattedrale di San Isacco e sull’Hermitage.
“L’intervento, che prende spunto dalle tradizioni tipologiche e dai materiali utilizzati nella città di San Pietroburgo, è caratterizzato dallo sviluppo intorno a quattro corti vetrate dai colori vivaci e dall’utilizzo delle coperture a falda in metallo aggraffato. Questa disposizione risponde alla condizione necessaria di mantenere le facciate storiche esistenti verso la strada. L’edificio è costituito da sette piani fuori terra, un piano mansardato e un piano seminterrato. A piano terra si trovano gli spazi comuni e d’appoggio, le grandi sale riunioni, sala conferenze ed una piccola caffetteria. I piani uffici sono stati concepiti per offrire la massima flessibilità ed autonomia tra le parti, mentre all’ultimo piano si trova un fitness center con accesso indipendente e un ristorante con viste verso la vicina cupola della cattedrale e verso la torre dell’ammiragliato. Le vetrate delle corti, i cui colori s’ispirano ad alcune edificazioni storiche della città, sono disposte in diverse angolazione allo scopo di rompere la staticità del riflesso, ottenendo un effetto simile a quello prodotto dalle tessere di un mosaico, mentre le falde delle coperture metalliche sono ispirate a quelle tradizionali della città, ma in chiave contemporanea, il tutto alla ricerca di una sintesi che in qualche modo si rapporta all’eredità degli architetti italiani nella costruzione della città di San Pietroburgo”, si legge nella relazione illustrativa del progetto, rilasciata da piuarch.
È invece firmato da Park Associati, su committenza di Saporiti Italia, il progetto dell’ I Hotel & Resort (2007) di Dubai, una torre-palafitta sostenuta da una “foresta di colonne” alte 60 metri, che spruzzano acqua nebulizzata, dando vita a vortici d’aria fresca con cui vengono ventilati gli interni.
Sotto i riflettori anche il masterplan di un nuovo ateneo e un ponte pedonale per la Black Sea University di Tbilisi , realizzato da Freyrie & Pestalozza assieme a David Chipperfield e Michele De Lucchi in Georgia, e il villaggio turistico Marina Residence in Benin di Peia Associati con 5+1 AA, versione contemporanea e di lusso dell’architettura tradizionale africana, a basso impatto ambientale.
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