16/09/2009 – Una giornata importante per la cultura italiana quella di ieri, 15 settembre, con l’inaugurazione della prima sede all’estero della Triennale di Milano, a Incheon, in Corea del sud.
Alla cerimonia di apertura del “Milano Design City Exhibition Center La Triennale di Milano Incheon” hanno preso parte il Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano e il Presidente della Triennale di Milano Davide Rampello.
Ampio 6.000 metro quadri, il volume firmato da Atelier Mendini e Archiban, si candida a divenire “nuovo polo d’attrazione culturale per l’Estremo Oriente”, nonché un efficace volano per la promozione internazionale del Made in Italy.
“La realizzazione di Triennale Incheon si colloca nell’ambito di Milano Design City, vasto progetto di cui sono protagonisti prestigiosi istituti culturali milanesi, con lo scopo di costituire un nucleo di eccellenza all’interno del più ampio intervento di trasformazione di un’estesa area della municipalità di Incheon, a Sud della capitale Seoul, dove sorgerà il polo fieristico Fiera Incheon Complex. Questo progetto si attua mediante accordi fra Comune di Milano e Municipalità di Incheon, fra Fiera Milano e Fiera Incheon, fra quest’ultima e le seguenti istituzioni: Triennale di Milano, Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci”, Accademia Teatro alla Scala, Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi” di Milano, Piccolo Teatro di Milano, Centro Sperimentale di Cinematografia, Istituto Europeo di Design IED, Scuola Politecnica di Design, Camera di Commercio di Milano, Istituto Universitario di Studi Superiori di Pavia IUSS, Società Esercizi Aeroportuali”, fa sapere la Triennale Milano.
L’area-mostra principale del nuovo contenitore culturale è attualmente allestita con la prima interpretazione del Triennale Design Museum “Le Sette Ossessioni del Design Italiano”, ideato da Silvana Annicchiarico, direttrice del museo; Andrea Branzi, curatore scientifico; Italo Rota, museum exhibition designer; e realizzato con lo speciale contributo filmico di Peter Greenaway, Ermanno Olmi, Antonio Capuano, Pappi Corsicato, Davide Ferrario, Daniele Luchetti, Mario Martone e Silvio Soldini. Negli anni a venire Triennale Incheon ospiterà le “interpretazioni” del Triennale Design Museum precedentemente presentate a Milano.
Lo spazio per le esposizioni temporanee accoglie invece la mostra “Leonardo da Vinci. Nature, Art & Science”. Il pubblico coreano può così osservare una collezione di 37 modelli storici relativi agli studi di Leonardo su volo, meccanica, ponti, macchine e ingegneria militare. La mostra è curata dal Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano.
Il progetto
L’edificio di Triennale Incheon, fortemente caratterizzato dallo stile dell’Atelier Mendini, rievoca nella sua architettura la sede storica di Milano sia attraverso il profilo generale, sia attraverso gli archi della facciata. Al suo interno, sale espositive, spazi d’accoglienza, uffici e spazi tecnici si sviluppano su tre livelli. Ai due grandi spazi espositivi, rispettivamente di 2.400 e 900 mq, si affianca una sala congressi attrezzata, della capienza di 280 posti, una sala per eventi, un bookstore e un ristorante-caffetteria. Al piano ammezzato trovano posto gli uffici, un centro di documentazione e le sale riunioni. Il tetto a terrazza ospita un ristorante vetrato con vista sulla baia d’Incheon e sul Grand Bridge, ponte che collega l’aeroporto internazionale di Incheon con la capitale Seoul.
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