08/10/2009 - È stato inaugurato ufficialmente domenica scorsa il Teatro Petruzzelli di Bari, distrutto da un incendio doloso il 27 ottobre 1991 e oggetto di 18 anni di alterne vicende giudiziarie.
I lavori per la ricostruzione del Teatro Petruzzelli, affidati alla Società Consortile Ricostruzione Teatro Petruzzelli - SCARL, sono stati ultimati il 6 dicembre 2008.
Il cantiere ha visto impegnati circa 120 operai, 30 modellatori e restauratori, coordinati da tre architetti: Nunzio Tomaiuoli (Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia - Ufficio Tutela e Valorizzazione dei Beni Architettonici, Storici e Artistici della Puglia), Giorgio Funaro e Maurizio Lorenzoni.
Il gruppo ha operato in un laboratorio di 2000 mq appositamente attrezzato a Bari per ricreare tutti gli elementi seriali dell’apparato decorativo del politeama. La ricostruzione degli elementi decorativi è avvenuta nel pieno rispetto degli originali andati distrutti nell’incendio, un risultato reso possibile dalla ricca documentazione fotografica esistente e dall’utilizzo di frammenti recuperati e catalogati dopo l’incendio tra i ruderi del teatro. Il gruppo scultoreo dell’arco di proscenio, invece, è stato realizzato nel Laboratorio di Scenotecnica “Studio De Angelis” negli studi di Cinecittà a Roma.
Il teatro è rinato esattamente com’era nei suoi spazi fondamentali, ma con strutture all’avanguardia, adeguate sia sotto il profilo della sicurezza che delle tecnologie impiantistiche e scenotecniche.
Il teatro ricostruito può accogliere 1482 spettatori, 450 dei quali in platea e i restanti 1032 nei sei ordini di palchi e gradinate. È dotato di un sistema di rilevamento e spegnimento dei focolai di incendio che copre tutti i settori, anche quelli non accessibili come l’intercapedine tra cupola esterna e controcupola interna e il plenum posto al di sotto della platea.
Notevolmente migliorato anche il comfort degli spettatori grazie all’installazione di un impianto di aria condizionata caldo/freddo e di ascensori che garantiscono la piena accessibilità del teatro anche ai cittadini diversamente abili.
Particolare attenzione è stata posta per garantire l’acustica ideale: la cupola interna è stata realizzata con una struttura in legno lamellare, “appesa” alla cupola esterna in ferro, e trattata con intonaco acustico su pannelli isolanti. Si tratta di un’opera esemplare in termini di convergenza tra architettura e tecnologia industriale delle strutture in legno lamellare. La sua eccezionalità sta nell’aver restituito la perfetta geometria del progetto con elementi strutturali curvilinei e con la risoluzione di nodi spaziali fino a 7 aste convergenti, elemento di grandissimo pregio per un’opera in legno. Le dimensioni della controcupola sono di circa 40 metri di diametro all’imposta con un’altezza di circa 13 metri ed è costituita da 72 settori circolari e 36 lucernai. La geometria della cupola, che ha una sezione semiellittica, è stata realizzata con l’utilizzo di circa 4.820 elementi di legno, tutti diversi tra loro. Anche il solaio della platea è stato realizzato interamente in legno lamellare, per una superficie di poco più di 350 mq.
Il sistema palcoscenico è stato adeguato alle più recenti esigenze di tipo scenotecnico: è stata ampliata la graticcia e sono stati previsti tiri (motorizzati e contrappesati) con passo di 36 cm. Il palco, di 620 mq, è di tipo completamente sbotolabile, la fossa orchestrale è stata ampliata e dotata di pedane mobili, modulari e motorizzate, che consentono, a seconda delle esigenze, anche di ampliare la scena o aumentare il numero dei posti in platea.
Oltre alla regia centrale, posta al 4° ordine, sono state previste due ulteriori postazioni di regia: una sul palcoscenico e una seconda a fondo sala. Tutti i sistemi di controllo luci e suono sono computerizzati.
È stata, inoltre, realizzata un’intercapedine che corre lungo tutto il perimetro del teatro consentendo di distribuire dall’esterno tutte le reti impiantistiche le cui centrali sono poste nell’interrato realizzato sotto il piazzale sul retro del teatro.
Il teatro Petruzzelli, infine, vanta oggi un sistema di proiezione ad alta definizione sui campi della cupola un tempo occupati dall’affresco dell’Armenise. È stata affidata all’artista Gianfranco Iannuzzi, che opera tra Venezia, Parigi e Tokio, la creazione di un “affresco dinamico” che consente la proiezione di un’elaborazione del dipinto originario distrutto nel 1991 dalla violenza dell’incendio.
Fonte: Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari
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