12/11/2009 - Prosegue il cammino del MAXXI, il museo nazionale delle arti del XXI secolo progettato dall’architetto anglo-irachena Zaha Hadid, verso l'apertura definitiva nella primavera 2010.
Oggi è, infatti, prevista l’ Architectural Preview - aperta solo alla stampa accreditata – e sabato 14 e domenica 15 novembre vi sarà l’apertura straordinaria in anteprima del Museo e la possibilità di visitarlo dalle 10 alle 13. Una nuova tappa, questa, del progetto MAXXI vede la luce, la serie di eventi pre-inaugurazione iniziati lo scorso 3 ottobre con l'installazione di Tobias Rehberger (visibile fino al 10 gennaio 2010), Leone d'oro alla Biennale di Venezia.
Sempre negli stessi giorni (sabato 14 alle ore 21 e domenica 15 alle 16 e alle 21) il MAXXI accoglierà un’installazione coreografica creata ad hoc da Sasha Waltz, star internazionale della danza contemporanea in omaggio alle linee fluide e dinamiche dei progetti di Zaha Hadid, che si animeranno nei movimenti e nei corpi di un gruppo di danzatori e musicisti. “L’edificio di Zaha Hadid è talmente straordinario, che abbiamo deciso di inaugurarlo due volte - dichiara Pio Baldi - la prima, vuoto come non sarà mai più, animato dall’installazione coreografica di Sasha Waltz. La seconda, nella primavera del 2010, con le opere d’arte che dialogheranno – a volte armoniosamente, a volte per contrasto - con le forme estreme dell’architetto Hadid”.
Il MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo è il primo museo pubblico nazionale dedicato alla creatività contemporanea. E’ un’istituzione del Ministero per i beni e le attività culturali gestito da una nuova fondazione presieduta dall’architetto Pio Baldi, il dirigente del MiBAC che ha seguito il progetto in ogni sua fase. L’avveniristico museo, che sarà inaugurato nella primavera del 2010, ospita due istituzioni, il MAXXI Arte e il MAXXI Architettura, volte a promuovere l'arte e l'architettura attraverso la raccolta, la conservazione, lo studio e la diffusione dei linguaggi più attuali. Ad oggi il MAXXI Architettura comprende gli archivi dei disegni di Carlo Scarpa, Aldo Rossi, Pierluigi Nervi e altri, oltre ai progetti di autori contemporanei come Toyo Ito, Italo Rota e Giancarlo De Carlo, e alle collezioni di fotografia dei progetti atlante italiano e cantiere d’autore.
Pensato come vero proprio campus delle arti e della cultura, pluridisciplinare e polifunzionale, il MAXXI crea per la città un luogo urbano fruibile da tutti. Nei suoi circa 27mila mq, il MAXXI comprende – oltre i due musei - auditorium, biblioteca e mediateca, bookshop e caffetteria, spazi per esposizioni temporanee e spazi all’aperto, per eventi dal vivo e attività commerciali, laboratori, luoghi per lo studio e lo svago.
Il progetto di Zaha Hadid si integra nel tessuto della città con una soluzione architettonica articolata intorno all’idea di campus urbano. Nel MAXXI, infatti, l’idea di edificio “chiuso” lascia il posto a una dimensione più ampia, che investe tanto gli spazi interni quanto quelli esterni, aperti al quartiere.
I due musei - MAXXI Arte e MAXXI Architettura - ruotano intorno a una grande hall a tutta altezza dalla quale si accede alle gallerie dedicate alle collezioni permanenti e alle esposizioni temporanee, all'auditorium, ai servizi di accoglienza, alla caffetteria e al bookshop.
All'esterno, un percorso pedonale segue la sagoma dell'edificio e scivola sotto i volumi in aggetto, ripristinando un collegamento urbano, interrotto per quasi un secolo dal precedente impianto militare. A fronte del segno architettonico deciso che predomina negli spazi aperti e nell'atrio, una spazialità sobria caratterizza le gallerie destinate a ospitare le collezioni dei due musei. Materiali come vetro (coperture), acciaio (scale e pilastri) e cemento (pareti) conferiscono allo spazio espositivo un aspetto neutro, pannelli mobili garantiscono la flessibilità degli allestimenti.
Le forme fluide e sinuose, il variare e l'intrecciarsi delle quote determinano - anche grazie all’uso modulato della luce naturale - una trama spaziale e funzionale di grande complessità, offrendo itinerari di visita sempre differenti e inaspettati, dall’interno dell’edificio agli spazi aperti. Gli elementi architettonici che caratterizzano il progetto sono principalmente due: le pareti in cemento che delimitano le gallerie espositive e determinano l'intrecciarsi dei volumi; la copertura trasparente che permette un uso modulato della luce naturale. Il sistema di copertura accoglie tutti i dispositivi tecnologici richiesti dalle funzioni museali: vi sono integrati serramenti, strumenti di filtro della luce solare, dispositivi per l’illuminazione artificiale e per il controllo ambientale.
Fonte: Ufficio Stampa MAXXI
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