16/11/2009 – Lo studio d’architettura tailandese Fars ha recentemente vinto il concorso di progettazione per la realizzazione di un monumento – landmark, destinato a sorgere sull’isola di Yom, alla foce del Chao Phraya, il più grande fiume della Thailandia.
Il concorso è stato lanciato dalla città di Nakorn Sawan e dall’Association of Siamese Architects al fine di realizzare un’architettura che celebri il fiume proprio in corrispondenza della sua sorgente, laddove si uniscono i quattro affluenti Ping, Wang, Yom e Naan. Scopo dell'intervento è rivitalizzare l'area, a lungo abbandonata dall’uomo, creando un luogo d’attrazione per la popolazione locale e i turisti.
Il contesto di destinazione dell’opera è assai particolare: durante la stagione delle inondazioni, l’altezza del fiume varia fino a 9 metri tra le fasi di piena e quelle di bassa. L’acqua dell’affluente a nord dell'isola ha colore verde, quella del fiume a sud è caratterizzata da una tonalità cromatica assai vicina al rosso. Alla confluenza dei due corsi d’acqua, il Chao Phraya si "tinge" di verde e rosso, creando uno scenario suggestivo.
“A nostro parere, il sito stesso è già un potenziale landmark e necessita solo di un 'punto culminante', un elemento che appaia il più modesto possibile. Vogliamo simboleggiare la storia del fiume, la tradizione e la qualità della vita della città. Sull’isola Yom, l'architettura diventa un elemento complementare alla natura, nulla può spiegare quanto essa sia bella meglio del fiume stesso. Abbiamo ricavato numerose location inserendole su un asse parallelo alla striscia bicromatica del fiume, individuando punti d’elevazione sugli angoli del sito per permettere ai visitatori di osservare tutti gli scenari sui fiumi. L'architettura conduce i visitatori verso tutti i punti-chiave del sito, come, ad esempio, il punto di confluenza dei due fiumi o una zona con vista panoramica sulla città. Sul lato periferico dell'isola, l'opera diventa simbolo del fiume stesso, strutturandosi su fasce ondulate ed assumendo la forma di un ponte. In questo modo il collegamento visivo tra le due sponde del fiume viene accentuato anche durante i periodi di piena, al contempo viene realizzata una connessione fisica tra di esse”.
La struttura occuperà un sito ampio 6.400 metri quadri e costerà 6 milioni di dollari: “per noi, l'essenza della tradizione architettonica tailandese sta nell’attenzione che i progettisti hanno posto nella qualità della scala umana”- hanno commentato i progettisti. Grazie alla disponibilità, sul territorio locale, di tecnologie e materiali da costruzione capaci di offrire una resistenza adeguata in caso di alluvioni, abbiamo fatto del calcestruzzo il materiale più utilizzato nella parte della struttura maggiormente soggetta alle variazioni di livello del fiume, per tutto il resto verrà impiegato l'acciaio. Il rivestimento delle fasce ondulate è invece una combinazione di pannelli in rame e legno".
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