09/02/2010 – “Dalle parole ai fatti” sembra essere il motto di “Green life: costruire città sostenibili”. La mostra, inaugurata presso la Triennale di Milano lo scorso 5 febbraio, resterà aperta al pubblico fino al prossimo 28 marzo.
Organizzata da Legambiente, Triennale di Milano e Istituto di Ricerche Ambiente Italia, per la cura di Maria Berrini, Aldo Colonetti, Fulvio Irace, Franco Origoni e Andrea Poggio, l’esposizione si serve di immagini, fotografie, video e materiali per illustrare una selezione di progetti di edilizia sostenibile realizzati ed interventi urbanistici sviluppati secondo criteri “eco”. Allestimento e grafica sono di Franco Origoni e Anna Steiner Architetti Associati.
Promotori e firmatari nel 1996 della Carta Europea per l’Energia Solare nell’Architettura e nella Pianificazione Urbanistica, Thomas Herzog, Norman Foster, Renzo Piano e Richard Rogers sono alcuni tra i più noti protagonisti della mostra.
Si parte con le Vivaldi Towers di Amsterdam e con il masterplan del quartiere ad edilizia passiva di Vienna “Eurogate” di Lord Foster per passare al nuovo aeroporto di Barajas di Richard Rogers. Se Renzo Piano presenta il progetto della California Academy of Sciences a San Francisco, inaugurata lo scorso anno, porta la firma di Thomas Herzog il Soka Bau, complesso per uffici ad alta efficienza energetica costruito a Wiesbaden (Germania). In mostra anche l’eco-quartiere “Solar City” a Linz, il cui progetto è stato realizzato dai team di Thomas Herzog, Norman Foster, Renzo Piano, Richard Rogers e Auer + Weber.
Hanno conseguito la certificazione LEED per le elevate performance energetiche il “Linked Hybrid” di Steven Holl a Pechino, il “Manitoba Hydro” di KPMB_Architects a Winnipeg (Canada) ed il Genzyme Centre di Stefan Behnisch a Cambridge.
“Sociali e sostenibili” i progetti delle case popolari espandibili con l’autocostruzione di Elemental Architects in Cile, la scuola di F. Kere in Burkina Faso, il piano di recupero urbano a Dublino di B. Mc Evoy Arch. e le residenze di edilizia sociale di S. Solinas e G. Verd a Siviglia.
Non finisce qui, 9 città europee illustrano i progetti di architettura e urbanistica messi a punto o in via di realizzazione.
“In primo luogo Stoccolma: Green Capital 2010 e “fossil free” entro il 2050. In mostra il suo ecoquartiere Hammarby. Altre città della Svezia documentano l’enorme sforzo di recupero ambientale di interi quartieri di edilizia sociale (Göteborg, Norrköping e Kristianstad) insieme a Malmö con la riqualificazione dell’area portuale. Di Amburgo (la metropoli europea della green economy, impegnata a ridurre le proprie emissioni di CO2 del 40% entro il 2020) si mostrano la riqualificazione di Hafen City con alcuni degli edifici più interessanti (Unilever e Baufeld10). Amsterdam, dove entro il 2015 tutte le nuove costruzioni saranno ad emissioni zero, si racconta attraverso i numerosi progetti in mostra tra cui il suo storico eco-quartiere: GWL Terrain. Città simbolo della protezione del clima, Copenhagen è proposta con il suo progetto di quartiere carbon neutral e libero dalle auto (Nordhavn) e con i suoi spazi pubblici: dal recupero dell’area del porto ai piccoli giardini verticali. Per Friburgo, città verde e solare per eccellenza, parlano gli eco–quartieri di Vauban, Rieselfeld e Sonnenschiff e la simbolica Solar Fabrik. Gli edifici di Zurigo presenti in Green Life dimostrano la coerenza di una città che si sta impegnando a portare i consumi individuali a 2000 Watt (contro i circa 6200 Watt attuali): in mostra tra gli altri il Centro Ricerche EAWAG Forum. Infine l’esperienza austriaca, raccontata da Vienna e Salisburgo con i “Quartieri solari e senza auto” (Floridsdorf, Gneiss Moss, Bike City, Samer Mosi)”, spiegano gli organizzatori della mostra.
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