17/02/2010 – Dopo la consultazione nazionale sul futuro di Parigi lanciata nel 2007 in Francia da Nicolas Sarkozy, e a pochi mesi dalla conclusione della mostra ad essa correlata “Le Grand Paris de l’agglomeration parisienne” (aprile-novembre 2009), la capitale francese torna a riflettere sul tema dell’urbanistica inaugurando, nel pomeriggio di oggi, una mostra italiana.
Si tratta di “ UneternalCity”, che, dopo il successo riscosso durante l’Undicesima Biennale Internazionale d’Architettura di Venezia (2008), approda coi suoi progetti visionari al Pavillion de l’Arsenal di Parigi sotto il nuovo titolo “Unternalcity.fr – Urbanism Beyond Rome” per fornire, spiegano gli organizzatori dell’evento “una base per lo sviluppo di un laboratorio aperto di studio sulla città, in grado di coinvolgere gli architetti italiani e internazionali e le istituzioni in un percorso progettuale che permetta di definire i nuovi obiettivi e gli strumenti di sviluppo del progetto stesso o dei suoi costi economici e ambientali… mettere in evidenza le problematiche urbane contemporanee di due città capitali, le cui storie e gli interrogativi sono la conseguenza di tematiche reciproche, e consentire a tutti di contribuire alla discussione per la città di domani”.
BIG, Centola&Associati, Clark Stevens-New West Land, Delogu Associati, Giammetta&Giammetta, Koning Eizenberg Architecture, Labics, MAD, n!studio, Nemesi, t-studio, West 8: questi i 12 studi protagonisti della mostra, nata per omaggiare e “superare” definitivamente l’esperienza dell’esposizione itinerante “ Roma Interrotta”, nata in occasione della Biennale Internazionale d’Architettura di Venezia del 1978.
Sospinti dalla volontà di promuovere un’urbanistica che “non parta da una astratta pianificazione a tavolino”, ma che, alla stregua di un “virus benevolo”, si nutra “della vita e dell’energia presenti nella stessa urbanità, in occasione di “Uneternal City” i team espositori hanno elaborato, tra utopia e realismo, soluzioni urbanistiche inedite per le periferie romane.
Ai parigini la possibilità di visitare la mostra fino al prossimo 27 marzo.
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