11/02/2010 - S'intitola “Gebel zghir”, ovvero “piccola montagna” in lingua croata, il progetto cui lo studio d’architettura di Reggio Emilia Ludens (Annamaria Prandi e Andrea Vescovini) con Francesco Maracchioni ha vinto il concorso Europan 10 a Rijeka, Croazia.
La competizione era finalizzata all’individuazione di proposte progettuali per la realizzazione di un nuovo complesso a uso misto, di carattere prevalentemente residenziale, destinato a sorgere nell’area suburbana di Lipa, in un sito ampio ampio 1,9 ettari, dove oggi è ubicata una serie di abitazioni abbandonate, una volta utilizzate dai lavoratori stagionali.
“Lipa Ulica è un luogo decisamente suburbano attualmente, pieno di case basse, con presenza di giardini e orti, edifici autocostruiti, superfetazioni, piccoli cabanon per il bricolage. Un quartiere in cui forte è il legame con lo spazio aperto, tutti hanno una terrazza e la morfologia del terreno consente di traguardare con lo sguardo il mare. Tuttavia la densità richiesta dal bando è decisamente urbana e la strada principale (Osjecka Ulica) è trafficata e molto importante perché lega il centro all’autostrada. Abbiamo quindi deciso di sviluppare un insediamento con densità differenti, ognuna legata a una tipologia abitativa… L’idea è quella di realizzare un complesso residenziale che nel suo insieme venga a costituire una sorta di landmark. Per fare ciò abbiamo deciso di sviluppare tutti gli edifici fino alla stessa quota (corrispondente a 35 metri circa su Osjecka Ulica) indipendentemente dalla loro posizione altimetrica, in modo da originare una sorta di intervento che lavorasse in contro-pendenza, creando un’immagine impressionante e monumentale, ispirata al cretto di Burri a Gibellina.
Il progetto prevede la realizzazione di un isolato nell’insieme compatto e coerente, dove, pur nella varietà delle quattro tipologie proposte, non ci sono edifici che tendono a prevalere rispetto ad altri...Quello che si è tentato planimetricamente è di destinare a ogni alloggio un terrazzo con un cono visivo preferenziale verso il mare senza interferenze da parte degli edifici intorno. Negli edifici di minor dimensioni i giardini privati sono realizzati a livello della casa, diventandone un “naturale” prolungamento verso l’esterno. Le facciate verso gli altri edifici sono possibilmente cieche, a ricercare il massimo della privacy per ogni alloggio. Ogni tipologia sviluppa forme diverse in pianta, alle quali corrispondono diversi tipi di alloggio: di dimensioni differenti, con affacci differenti, con dispositivi spaziali diversi. Questo per garantire il massimo della flessibilità anche all’interno della stessa tipologia.
Gli edifici più alti, sul limite più basso dell’area verso la Osjecka, si pongono idealmente a difesa del sito, con affacci praticamente inesistenti verso lo svincolo e aperti invece verso l’interno. Risalendo il pendio le altezze degli edifici diminuiscono. I quattro edifici di media altezza, (circa 6 piani l’una) sviluppano la tipologia delle penthouses, con uno o due alloggi per piano con viste panoramiche fino a 360 gradi sull’intorno. Seguono poi le urban villas, di 4 piani circa, che si compongono di appartamenti in duplex o triplex. L’ultima tipologia sviluppata è quella delle case singole, realizzate a diretto contatto con la natura. La sistemazione del terreno nel progetto è a verde nella maggior parte, inseguendo l’immagine di un pendio morbido e naturale. Le strade andranno concepite private, in modo da servire praticamente solo i residente dell’area. L’assenza di parcheggi interrati fuori dagli edifici garantisce il massimo di permeabilità per gli spazi verdi del suolo su tutto il progetto”, spiegano dal team vincitore, cui spetta un premio pari a 12mila euro.
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