15/03/2010 – Immobiliare Veneziana ha annunciato i nomi dei vincitori del concorso per la progettazione dei
masterplan su cui saranno basati gli interventi d'edilizia residenziale non convenzionale nelle aree di
via Vallenari a Mestre-Favaro(VE) e via Ca' d’Oro a Mestre–Bissuola.
Lo studio romano
2A+P/A Gianfranco Bombaci - Matteo Costanzo ha vinto la competizione dedicata alla prima delle due lotti citati. Capitolino anche il team di
Ian+, che si occuperà della progettazione per Ca' d’Oro.
L’intervento di
2A+P/A per
via Vallenari prevede una superficie lorda di pavimento pari a 28.430 metri quadri. “Complessivamente, spiegano dal team vincitore,
il masterplan è organizzato in 7 blocchi a corte, 5 unità bifamiliari e 8 quadrifamiliari….L’area di intervento si trova nel limite preciso che divide la parte urbana da quella naturale: un tessuto denso di edifici residenziali nella parte Nord, e un suolo coltivato solcato in profondità da canali di acqua in quella a Sud. Agendo quindi in un area di margine, l'idea del progetto è quella di realizzare un nuovo intervento residenziale capace di dialogare con un duplice contesto, urbano e rurale, e porsi come mediatore fra i due. In tal senso la disposizione delle corti e delle ville stringe un forte legame con il tessuto edilizio a nord riprendendone allineamenti e tessuto: i segni urbani del contesto scorrono da Nord verso Sud delineando le linee principali del nuovo intervento.
Il
progetto è stato concepito nella sua organizzazione come piattaforma per la costituzione micro comunità, ovvero insediamenti basati sullo sviluppo delle capacità relazionali e produttive… Il condominio produttivo vuole essere un prototipo di sviluppo in quelle zone periurbane, dove città e campagna presentano un fragile confine, finalizzato alla riduzione dell'impatto ambientale e alla valorizzazione del territorio attraverso una sua densificazione consapevole...In quest'ottica le corti del progetto sono costituite da una “squadra” di edifici specializzati nella gestione di determinate risorse. Le coperture degli edifici di ogni corte sono dotate infatti di circa 200 mq di pannelli fotovoltaici e solari, di 5 pale eoliche ad asse verticale miniwind, di circa 180 mq di serre/giardino d’inverno comune, per la protezione e incubazione delle piante più delicate, nonché di un bacino di raccolta dell'acqua piovana con relativo serbatoio.
Grande attenzione è stata demandata alla integrazione architettonica di tali dispositivi, affinchè non risultassero semplicemente aggiunti ai volumi residenziale, ma al contrario contribuissero a definirne la forma e il linguaggio. I vari edifici costituenti la corte collaborano idealmente alla produzione e al recupero di risorse primarie, condividendone i vantaggi. All'interno delle corti si prevede inoltre l'inserimento di orti e di alberi da frutto, per innescare sia un processo di autosostentamento a scala condominiale sia per stimolare ulteriormente gli aspetti relazionali degli abitanti: un’occasione di produzione agricola o di allevamento a piccola scala, capace di garantire una produzione qualitativamente controllata, sufficiente per un numero ristretto di nuclei familiari. La stessa logica vale per lo smaltimento delle acque e dei rifiuti biologici offrendo la possibilità di creare piccoli impianti per la fitodepurazione dell’acqua o per il compostaggio così da non produrre scarti.
Il condomino produttivo rappresenta quindi una forma
innovativa di gestione della crescita urbana dove il progetto di espansione tende di fatto a preservare l’agricoltura come infrastruttura verde della città. I vuoti verdi degli spazi coltivati meritano di diventare il principale spazio strutturante dell’organizzazione del territorio mentre il progetto implica che la campagna faccia città, che la natura campagna si urbanizzi e che la città si naturalizzi o ruralizzi”.
Al team primo classificato va un premio pari a 25mila euro.
Consulta la scheda-progetto illustrativa del Masterplan per l’area di via Vallenari