02/04/10 - Ricercare l’eleganza è come andare alla scoperta di qualcosa di dimenticato, o addirittura di superato? Sembrerebbe di sì.
In un mondo dove il brutto domina, non è facile trovarla. Ed è ancora più difficile che sia accompagnata da sobrietà e stile….
Marco Fabrizio Corti, architetto e designer milanese con studio a Lugano e Singapore, ci rivela il fascino della purezza e l’eleganza essenziale nell’arredamento e negli interni attraverso il sobrio lavoro di “Artigiano dello Stile”.
Dopo molti anni di esperienza nel mondo dell’arredamento, nel 2001 decide di sviluppare un percorso progettuale originale sia nei contenuti sia nella forma.
Il background maturato in importanti aziende dell’arredamento come Tecno, Cappellini e B&B, è stato il supporto culturale che gli ha permesso di ottenere una conoscenza a livello internazionale nell’ambito dell’industrial design e dell’interior design.
Questo passaggio è stato l’anticamera che lo ha poi portato a sviluppare e realizzare una progettazione d‘interni assimilabile, con le dovute contaminazioni, all’aggregazione di involucri che “contengono” prodotti di design indispensabili per la caratterizzazione dell’ambiente domestico e il raggiungimento di un alto livello estetico formale.
Il percorso progettuale di Marco Fabrizio Corti parte dall’importanza di comunicare il prodotto, con un’operazione che riporta sempre alla sintesi e all’identità del prodotto stesso e alla sua determinazione come oggetto propositivo per il raggiungimento dell’obiettivo estetico-stilistico prestabilito.
Un processo intellettuale che impone il desiderio di esprimere il design come organismo originale, fonte di manifestazione del progetto architettonico: «Tutto questo mi ha portato a progettare mobili e oggetti come adempimento e completamento di un processo propedeutico e funzionale alla composizione del progetto», come spiega Marco Corti.
Nascono quindi in maniera spontanea e naturale le collezioni d’arredo per alcune aziende, influenzate principalmente dalle icone del design moderno e dagli interioristi-designers francesi e americani.
Essenza fondamentale e continua attenzione nello stabilire una forte commistione tra il progetto del prodotto e la sua futura collocazione, non solo una valenza funzionale, ma soprattutto un’estetica di fusione o d’impatto con l’ambiente e l’atmosfera circostante.
Da qui sono nate diverse collezioni, alcune delle quali presenti fra le novità del Salone del Mobile 2010:
Nube con le poltrone Twist e Softwood (2010); il divano Harbour e i tavolini Scott e Raffles (2009).
Aran Cucine con le cucine componibili Met e la linea Royale (2010).
Atmosphera con la collezione outdoor Frame (2010).
Khaos con il divano Douillet e il tavolo Virage (2010)
Bontempi con divano componibile e poltrona Antares (2009).
Infine, in Asia (e non presenti al Salone del Mobile) con Jhonsonn Suisse per i bagni, Forbidden City per pezzi contemporanei con una forte influenza decorativa cinese e Coast Pacific di arredamernto outdoor.
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