23/04/2010 – Ancora una settimana di tempo per visitare la mostra dal titolo “La museografia di Siza”, in corso presso la sede dell’Ordine degli Architetti di Milano, in via Solferino 19.
La rassegna, curata da Maddalena D'alfonso, presenta 36 scatti realizzati da Marco Introini, fotografo italiano specializzato in architettura e paesaggio. Protagonisti delle immagini esposte sono due edifici-simbolo, che ben sintetizzano la poetica e l’approccio progettuale dell’architetto portoghese: si tratta del Museo Iberè Camargo di Porto Alegre (Brasile) e il Museo d’Arte Contemporanea della Fondazione Serralves a Porto (Portogallo).
Nel 1991 Siza riceve l’incarico di progettare la sede del Museo d’arte contemporanea Serralves a Porto, nel 1996 cominciano i lavori di realizzazione della struttura. L’edificio rappresenta oggi un riuscito esempio d’ integrazione paesaggistica ed architettonica, inglobando il prezioso giardino piantato negli anni Trenta accanto all'edificio in stile art decò di Villa Serrralves.
Inaugurata nel giugno del 2009, la nuova sede della Fondazione Iberê Camargo, costituisce la prima opera realizzata da Siza in Brasile. Estesa su una superficie totale di 8.250 mq, la struttura è situata in prossimità del fiume Guaiba e dispone di nove sale mostra su tre piani, oltre ad un ampio spazio al primo piano, circa 1300 metri per la mostra permanente di dipinti, incisioni e disegni di Carmago. Sono inoltre inclusi una caffetteria, un negozio, un centro di documentazione e un cinema/auditorium per 125 persone.
La geometria dell’edificio è generata dalla sovrapposizione irregolare di quattro livelli. Il fronte esterno affacciato sul fiume si distingue per l’andamento curvilineo. L’edificio appare come un blocco chiuso verso l’esterno, fatta eccezione per qualche piccola finestra oblunga, aperta sul bellissimo paesaggio circostante. Tutti i piani si affacciano sulla hall e sono, a tratti, chiusi da pannelli rimovibili alti 4m, che permettono l'ingresso di luce naturale dall’atrio e dal lucernario in copertura. L'edificio è realizzato con mattoni e con uno speciale tipo di cemento, che massimizza la durata e la bellezza dell’edificio; le finiture interne sono in marmo, legno e stucco. Tutti i telai degli infissi in legno e ottone. Il progetto è stato anche pensato come “ecologicamente responsabile”: contiene una piccola stazione di trattamento delle acque reflue ed è a basso consumo di energia.
“Le fotografie realizzate da Marco Introini offrono una lettura inedita dell'opera di Siza e permettono di approfondire il processo ideativo e creativo che è alla base del suo lavoro. I due musei, progettati in anni diversi, testimoniano infatti la costante attenzione del maestro portoghese verso i caratteri del luogo, la sua sensibilità nel declinare il rapporto fra architettura e paesaggio, che conduce a esiti estremamente poetici”, commentano dall’Ordine degli Architetti di Milano.
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