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© COOP HIMMELB(L)AU
07/06/2010 – Lavori al via a Francoforte per la nuova sede della Banca Centrale Europea. Il futuro quartier generale della BCE sorgerà nell’area del Grossmarkthalle – il vecchio mercato all’ingrosso – e sarà una vera e propria “città verticale”. Il progetto porta la firma dello studio viennese Coop Himmelb(l)au, vincitore nel 2004del concorso internazionale di progettazione indetto dalla BCE. Il 19 maggio scorso si è svolta la cerimonia di posa della prima pietra alla presenza del presidente della Banca centrale europea Jean Claude Trichet, il sindaco di Francoforte Petra Roth, e l’architetto Wolf D.Prix alla guida dello studio Coop Himmelb(l)au. Il complesso sarà operativo nel 2014, con quasi quattro anni di ritardo rispetto al programma iniziale.
Il progetto si compone di tre elementi: due grattacieli poligonali leggermente tortili di 185 metri e 165 metri (45 e 43 piani), innescati su un edificio a sviluppo orizzontale, in evidente contrasto con la verticalità delle due torri. Queste ultime sono collegate da un atrio a tutta altezza le cui piattaforme di connessione ne fanno la principale area di comunicazione del complesso.
Tagliato orizzontalmente in tre sezioni di differenti altezze (dai 45 ai 72 metri di altezza), l’atrio dà forma ad una vera e propria “città verticale” in cui spazi pubblici, piazze e percorsi collegano le due torri.
La predominanza del vetro risponde all’intento dei progettisti di realizzare un’architettura la cui trasparenza possa simboleggiare il principio fondamentale che la BCE intende trasmettere. Scelta che non ha tuttavia precluso la possibilità di risparmio energetico. Il complesso vanterebbe infatti un consumo energetico pari al 30% in meno rispetto agli edifici standard tedeschi. Ventilazione naturale e geotermia consentiranno rispettivamente il contenimento dei consumi per il raffrescamento nei mesi estivi ed il riscaldamento durante l’inverno. L’utilizzo di vetri basso emissivi assicurerà inoltre un migliore isolamento dell’intera struttura.
“Il compito dell’architettura – ha dichiarato Wolf D.Prix in occasione della cerimonia di inaugurazione del cantiere – non consiste solo nel costruire un involucro per delle attività, ma soprattutto nel conferirgli una estetica architettonica che lo renda capace di stabilire, nell’ambito di una cultura globalizzata come quelle della nostra società, un riferimento incrociato tridimensionale senza tuttavia che questo implichi la negazione della sua collocazione. Il dialogo tra vecchio e nuovo – la rivisitazione del Grossmarkthalle e le due nuove torri – rappresenteranno questa sincronicità”.
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