08/06/2010 – L’Aula Magna della Facoltà di Architettura di Ferrara ospiterà domani, 9 giugno, la lectio magistralis “Counterpoint” di Daniel Libeskind.
Durante l’incontro (con inizio alle ore 16,30) “il papà” del Museo Ebraico di Berlino (1989-1999) racconterà esperienze, progetti, riflessioni e propositi maturati in quasi 40 anni di professione.
Libeskind, da molti definito “architetto decostruttivista”, è autore di diverse “architetture della testimonianza”, basti pensare al Contemporary Jewish Museum di San Francisco (2008), all'Imperial War Museum North a Manchester (1997-2002), o alle costruende Memory Foundations per l’area del World Trade Centre a New York.
La capacità di coniugare memoria storica e progettazione contemporanea per dar vita a strutture dal forte impatto emotivo fa di Libeskind uno degli architetti più importanti del ventunesimo secolo. Ha ricoperto importanti incarichi presso diverse e prestigiose università dalla cattedra “Frank O. Gehry” presso l’Università di Toronto (Canada) alla docenza presso la Hochschule für Gestaltung di Karlsruhe (Germania) passando per la Cattedra “Louis Kahn” alla Yale University (Stati Uniti). Svariati i riconoscimenti gli sono stati attribuiti: dal 2004 è First Cultural Ambassador for Architecture degli USA; nel 2004 due dei suoi edifici, ovvero il London Metropolitan University Graduate Centre e Imperial War Museum North a Manchester (peraltro vincitore dello Stirling Prize), ricevono il RIBA Award; nel 2001 viene premiato con l’Hiroshima Art Prize (premio conferito ad un artista il cui lavoro promuove la cooperazione internazionale e la pace, per la prima volta assegnato ad un architetto), nel 1999 il Deutsche Architekturpreis (Premio Tedesco di Architettura) per il Museo Ebraico di Berlino e a marzo 2010 la Buber-Rosenzweig Medal 2010.
Tra i progetti di Libeskind in via di realizzazione si possono contare quattro “opere milanesi”: il Progetto CityLife, per la riqualificazione di parte del quartiere storico della Fiera di Milano; le Residenze CityLife, la Torre Arduino ed il MAC - Museo d’Arte Contemporanea.
Daniel Libeskind - biografia
Daniel Libeskind è nato il 12 maggio 1946 a Lodz in Polonia, figlio di due deportati ebrei sopavissuti ai campi di sterminio nazisti. All’età di 13 anni emigra negli Stati Uniti e a 17 anni (1965) ottiene la nazionalità statunitense. Attratto dalla musica classica, in Israele studia pianoforte, ma subito li abbandona per intraprendere gli studi di architettura alla “Cooper Union for the Advancement of Science and Art” di New York dove si laurea nel 1970. In seguito si specializza in Storia e Teoria dell’Architettura alla “School of Comparative Studies” dell’Università dell’Essex nel 1972. Tra il 1978 ed il 1985 dirige il reparto di architettura a Bloomfield, nel Michigan.
Nel 1985 ha fondato una scuola di architettura a Milano. È professore onorario presso diverse prestigiose scuole di architettura in tutto il mondo. Ha inoltre ricevuto numerosi riconoscimenti e nel1989 ha vinto il suo primo concorso, per la realizzazione del nuovo museo ebreo a Berlino. Nel febbraio 2003 ha vinto il concorso per la ricostruzione di Ground Zero con la Freedom Tower(torre della libertà) alta 541 metri, numero simbolico che corrisponde all’anno della Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti, e scenderà nelle viscere della terra, fino a 21 metri sotto il livello stradale, là dove per mesi migliaia di persone hanno lavorato per recuperare i miseri resti umani delle vittime.
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