05/07/2010 – Il Padiglione-riccio con cui la Gran Bretagna partecipa all’Expo 2010 di Shangai è il vincitore del Lubetkin Prize 2010. L’ambito riconoscimento è annualmente assegnato dal Royal Institute of British Architects (RIBA) all’architettura più rappresentativa progettata da un membro del RIBA fuori dall’UE. I candidati sono selezionati tra i vincitori dei RIBA International Awards.
Singolare esempio di creatività e innovazione, il padiglione, disegnato dall’architetto britannico Thomas Heatherwick, si presenta come una struttura di sei piani interamente rivestita da 60mila fili acrilici trasparenti, lunghi 7,5 metri, che si muovono assieme al vento.
Durante il giorno i 60mila filamenti fungono da fibre ottiche, incanalando la luce naturale verso l’interno. Durante la notte la luce artificiale degli spazi interni, condotta all’esterno sino all’estremità di ogni filo, fanno brillare l’intera struttura.
L’edificio si poggia su un basamento di 6mila metri quadrati sviluppato su livelli differenti ospitanti diversi itinerari attraverso cui raggiungere l’interno del padiglione. Gli sbalzi di quota fanno apparire la piastra come una “carta regalo scartata”, al centro della quale sorge giocosamente il volume principale. Su questo spazio esterno possono essere ospitati eventi aperti al pubblico. “Il nostro compito – spiegava qualche tempo fa Thomas Heatherwick – è di far spiccare il padiglione inglese. Abbiamo deciso di raggiungere tale obiettivo realizzando un oggetto straordinario, non riconoscibile nei termini convenzionali, collocato in uno spazio aperto. I visitatori potranno esplorare entrambi a modo loro. Piuttosto che realizzare una chiara immagine pubblicitaria per il Regno Unito, desideriamo per il nostro padiglione riuscire a trasmettere una più profonda comprensione della ricchezza della cultura contemporanea britannica”.
Ciascun filamento contiene, incassati all’estremità, uno o più semi di piante rare protette. Insieme formano una “galassia sospesa” di sottili astucci di vetro contenenti diverse tipologie di semi. Di qui la scelta di battezzare la bizzarra struttura “The Seed Cathedral” ("La Cattedrale Seme"), una gigantesca banca di semi di piante, provenienti dal Kunning Institute of Botany della Cina.
Nella shortlist del premio facevano compagnia al “Padiglione -riccio” di Heatherwick altre 2 architetture pluripremiate: il Timberyard Social Housing, progettato a Dublino da O’Donnell & Tuomey e il Museo della storia e dell’arte di Rasmuson (Alaska), progettato da David Chipperfield Architects.
Parlando del progetto vincitore, Ruth Reed, presidente della commissione giudicatrice del premio nonché del RIBA, ha commentato:
'Il Lubetkin Prize è un premio importante in quanto emblematico dell’internazionalità del business attorno all’architettura. La shortlist di quest'anno presenta alcune delle architetture più innovative di questo decennio, e così individuare il vincitore è stato più difficile che mai. Congratulazioni a Heatherwick Studio per aver vinto il suo primo Lubetkin Prize con un'opera rappresentativa sia per la Gran Bretagna che per la sua architettura”.
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