01/10/2010 – S’intitola “Falemos de Casas”, ovvero “Parliamo di Case”, la prossima edizione della Triennale di Architettura di Lisbona, in programma dal 14 ottobre 2010 al 16 gennaio 2011.
L’evento, che nel titolo cita un verso del poeta portoghese Helder Herberto, è quest’anno incentrato sulle tematiche legate all’abitare in Portogallo ma anche all’estero.
Il Museu della Colecção Berardo sarà location della mostra “Falemos de casas: entre o norte e o sul” (“Parliamo di case: tra nord e sud”), inerente le condizioni dell’abitare e le nuove soluzioni adottate nelle varie regioni del mondo. Col proposito di indagare cosa significhi il concetto di genius loci, l'eredità modernista e le nuove soluzioni per rispondere alla domanda di abitazioni, l’esposizione parte da due esperimenti emblematici: il progetto SAAL, uno degli interventi di edilizia sociale collettiva realizzati Portogallo dopo la fine della dittatura di Salazar, nato con lo scopo di creare una collaborazione tra amministrazioni comunali e cittadini per migliorare le cattive condizioni abitative dei quartieri, e la “House of the Future” di Alison e Peter Smithson.
La Fundação EDP– Museo dell’Elettricità ospiterà invece la mostra dedicata al concorso per studenti “Cova da Moura”, curata da Manuel Aires Mateus. Al centro dell’esposizione le proposte formulate da varie scuole d’architettura per il miglioramento della qualità della vita nel quartiere periferico e disagiato di Cova da Moura ad Amadora, vicino Lisbona. Nella stessa location, per la cura di João Luís Carrilho da Graça, saranno esposti i 30 progetti finalisti del concorso internazionale di idee “A House In Luanda: Patio and Pavilion”. La competizione, lanciata dalla Triennale di Architettura di Lisbona assieme alla Triennale di Luanda, chiedeva ai partecipanti di immaginare il prototipo di una casa familiare per la capitale dell’Angola.
Una commissione giudicatrice di prestigio, composta da 5 architetti quali Álvaro Siza, João Luís Carrilho da Graça, Fernando Mello Franco, Barry Bergdoll e Ângela Mingas ha selezionato i 30 progetti nella shortlist della competizione tra le 588 proposte in gara, presentate da architetti provenienti da 44 nazioni. L’iniziativa costituisce il più grande concorso internazionale d’architettura mai tenutosi in Portogallo. Tra i finalisti ci sono 2 italiani: il milanese Camillo Magni (Opera Studio - Magni Paci Architetti)ed il piacentino Mauro Mariani.
Presso Museo Nazionale di Arte Contemporanea de Chiado sarà allestita la mostra “Falemos de Casas: Quando a arte fala de arquitectura [construir, desconstruir, habitar]” (“Parliamo di Case: Quando l’arte Parla d’Architettura [costruire, decostruire, abitare]: la rilettura degli spazi in chiave contemporanea è al centro dell’evento.
Infine, presso il Centro Culturale di Cascais, la bella città nei pressi della capitale, si terrà a partire dal 13 novembre la mostra “Falemos de 7 Casas em Cascais”, dedicata a 7 residenze realizzate in loco, che hanno dato un contributo decisivo nella creazione di un paesaggio costiero architettonicamente contemporaneo. La “Casa das História Paula Rego” ospiterà invece un ciclo di conferenze sul tema dell’abitazione.
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