THE LAST SAVAGE
10/03/2011 – “Perché ho iniziato a disegnare tende? Il mio intento era, ed è ancora, interpretare la luce negli ambienti, creare poesia e diversi modi di vedere la luce”, dice Mario Arcangeli, fondatore e presidente di Mastro Raphaël.
1996: nasce la tenda Api, con il suo emblematico ricamo. Questo il primo frutto del Laboratorio di Decorazione Mastro Raphaël, che in occasione del prossimo Salone del Mobile, celebra i suoi primi quindici anni di eccellenza.
Quindici anni di tende: un percorso appassionato, che ha dato vita a una ricca collezione di pregiati manufatti, realizzazioni all’insegna dell’alta sartoria e dell’esperienza artigianale. Attraverso il lino, la seta o il cotone, Mastro Raphaël si è fatto interprete della luce naturale. Catturandola, modulandola e diffondendola. E creando poesia.
Una produzione intrisa di amore per la tradizione e attaccamento alle proprie radici. Fiori all’occhiello, insieme alla capostipite Api, Lino Unito e Is Coloris, ovvero le affascinanti declinazioni del leggendario lino Mastro Raphaël nella sua texture più tradizionale. E poi la solare ‘corallomania’ della tenda Coralli, il décor ispirato della collezione Poems, i motivi impero e le preziose passamanerie in legno e filo di cotone del modello Ouverture; e ancora, la raffinatezza della seta, unita al cotone della tenda Fresques cannetté o combinata con le grandi pennellate di colore di nastri effetto Gros Grain dell’affascinante Ribbon Silk.
Progettare gli interni, giocando con la luce. L’incipit creativo di Mario Arcangeli è confermato anche dalle nuove collezioni: The Last Savage, Cardigan e Foglie.
The Last Savage, l’Ultimo Selvaggio di Mastro Raphaël alle finestre. A filtrare la luce, i motivi animalier (coccodrillo, tigre, giraffa, zebra) in sofisticato cotone epinglé monocolore o nella grintosa versione patchwork in velluto dévoré, in bianco panna o in grigio perla.
Cardigan. Veicolare la luce attraverso una maglia a trecce, riscoprendo il sapore delle lavorazioni a maglia di Mastro Raphaël degli anni ’70. Vestire le finestre di un cardigan in tonalità neutra - riproduzione del calore e del candore del filo di lana naturale - o in un lucente e quasi metallico color antracite, richiamo alla maglia medievale.
Foglie. Un groviglio di rami. Nervature ingigantite, colori autunnali, alternanza di filati lucidi e opachi: disegnata da Gian Battista Vannozzi, questa collezione – tessuto da rivestimento e per tende – veste il quotidiano con la linfa delle foglie, in all over o disegnando incantate silhouette.
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